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Intervista con Gian Luca Biasini – Ex Novo

9 min read

Ex Novo, Gian Luca Biasini, pubblica un nuovo album intitolato Segnala come Spam, un mix di punk, indie, elettronica e pop…

 
Dopo il suo lungo trascorso fra realtà musicali alternative nell’underground indipendente bolognese Gian Luca Biasini diventa Ex Novo e propone un album di sue canzoni mescolando punk, indie, elettronica e pop. Gian Luca vive a contatto con la musica da sempre (registra il suo primo tape all’età di 8 anni), dalle tastiere alla batteria, da chitarrista a percussionista, passando per la computer music quando ancora si programmava su Atari. Ascolta ed ama di tutto, dai Deftones a Lucio Battisti, dai Prodigy a Pino Daniele, dai Pantera a Fabri Fibra, dai Nirvana a Jamiroquai.
Ex Novo non si sente mai giudice delle situazioni che racconta, ne fa parte e le racconta in musica, amplificandole per farle udire agli altri.
Ex Novo descrive così i brani del disco: Gennaio è uno spaccato della mia vita. Molte persone non vedono l’ora che arrivi il weekend per uscire e stare in mezzo alla gente, io invece, dopo una settimana di lavoro, dopo centinaia di chilometri con la nebbia o sotto la pioggia, parlando con i clienti dalla mattina alla sera, sento il bisogno di lasciare il mondo fuori dalla porta di casa.
Condividi è un brano che ironizza sui social network e sulla vita parallela che ci siamo creati. Penso soprattutto alla mia generazione cresciuta con la televisione di Berlusconi, fatta di veline, “Grande Fratello”, “Uomini e Donne” e calciatori miliardari che ci hanno dato l’illusione di poter essere tutti quanti delle star e di poter raggiungere il successo con pochi sacrifici. Purtroppo la realtà è un’altra, noi trentenni di oggi fatichiamo a realizzarci e in maniera molto patetica cerchiamo sui social l’approvazione e le soddisfazioni che molto spesso nella quotidianità ci mancano.
Frasi liquide parla delle dinamiche di coppia, in cui molte volte gli egoismi personali generano incomprensioni e lunghe discussioni, spesso vuote e inutili, che non fanno altro che allontanare e far perdere di vista le cose importanti.
Trenta sta per trent’anni ed è un brano strumentale. La melodia è “cantata” da una viola, che col suo suono malinconico racconta il passaggio dalla spensieratezza dell’adolescenza alle responsabilità della vita adulta.
In Vent’anni affronto con ironia il tema degli over 40. Quelli che si separano e si rimettono in gioco, che tornano ventenni, a volte persino più in forma e con più voglia di vivere e di divertirsi dei ventenni stessi. Palestra, tatuaggi, serate in discoteca: un’”adultolescenza” un po’ goffa e un po’ ridicola ma non patetica perché la vita non finisce a 50 anni.
Noia è una riflessione su quello che ci insegnano fin dai tempi del catechismo ovvero che tutto accade perché “questa è la volontà di Dio”, che tutto è già scritto e che facciamo parte di un grande disegno che capiremo solo nell’aldilà. E in questa canzone io mi chiedo che senso abbia affidare il destino e la nostra intera esistenza a qualcuno o a qualcosa ma, soprattutto, cosa cambierebbe nelle nostre vite se ci venisse detto che Dio non esiste, che non c’è alcun disegno Divino e che gli unici responsabili delle nostre azioni siamo noi.
Gattophard è la mia interpretazione del politico italiano e della politica italiana in generale, che si riassume nella frase “tutto cambia ma in realtà non cambia mai”. Rispetto al Gattopardo di Luchino Visconti il mio Gattophard è diventato glamour e cool, una specie di popstar da talkshow televisivo e in questa grande televendita chiamata campagna elettorale, alle prime 10 telefonate in regalo un set di pentole.
How long e Why sono i brani all’interno del disco più vecchi che ho scritto. Non ho voluto modificarne il testo, anche se in inglese, perché nonostante siano trascorsi diversi anni e descrivano certi momenti del passato, non riesco a immaginarle diversamente.
Per il testo di Buio ringrazio Fabrizio Rubini e i suoi versi, potenti metafore del momento del trapasso di un uomo.
 

Tracklist – Segnala come SpamEx Novo

1. Gennaio
2. Condividi
3. Melancholia
4. Frasi Liquide
5. Why
6. Trenta
7. Vent’anni
8. Noia
9. Gattophard
10. Buio
11- How Long

Credits – Segnala come SpamEx Novo

Ideato, Prodotto e Realizzato da Gian Luca Biasini
Ottimizzato e Masterizzato al “Alman Music Project Studio” di Imola (BO) da Alberto Mantovani
Foto e Grafica – Stefano Raffini
 
 
Intervista
 
Davide
Ciao Gian Luca. Ex Novo perché a un certo punto della tua pregressa esperienza musicale hai deciso di ripartire da zero?
 
Gian Luca
Ciao. Ho “attaccato le bacchette al chiodo” nel 2011 dopo più di 10 anni come batterista in diverse band dell’hinterland bolognese. Poi dopo un paio di anni sabbatici lontano (o quasi) dalla musica, ho deciso di tirare fuori dal cassetto alcuni brani che avevo scritto negli anni precedenti ma che non avevo mai approfondito e sviluppato. Perciò mi sono chiuso per un anno nel mio piccolo studio di registrazione (la mansarda di casa mia), e con un pò di attrezzatura che ho acquistato negli anni, e molta pazienza, ho arrangiato e dato vita alle 11 tracce che oggi compongono il mio primo disco da solista. È stata una vera e propria necessità artistica personale, perché per troppo tempo avevo rimandato questo progetto tutto mio. Comunque penso che sia arrivato al momento giusto, probabilmente se lo avessi fatto prima non avrei raggiunto questo risultato, di cui sono molto fiero, con un gusto e uno stile che ho maturato negli anni.
 
Davide
Parlaci della tua formazione musicale e di come è cominciata la tua passione per la musica.
 
Gian Luca
La passione per la Musica me l’ha senz’altro trasmessa mio padre, chitarrista per passione (non per professione), che fin da piccolo mi ha mandato a lezione di tastiera prima, poi chitarra, poi corsi di registrazione, e infine batteria. La Musica mi accompagna fin da quando sono nato, anche se, più che allo studio di uno strumento, sono sempre stato più interessato e affascinato dall’espressività che si può ottenere da uno strumento. Per quanto riguarda la formazione musicale, sono cresciuto ascoltando davvero di tutto, dal cantautorato italiano di Lucio Battisti e Pino Daniele (più tanti altri dischi che aveva mio padre in casa), al punk/grunge/metal dei Nirvana/Deftones/Pantera (e tantissimi altri), al Rap Italiano di Fabri Fibra/Neffa/Chief&soci (e tantissimi altri), all’elettronica/jungle/triphop dei Prodigy/Massive Attack/Bjork, fino al jazz e alle sinfonie orchestrali di colonne sonore (Morricone su tutti). Penso che ogni genere musicale sia degno di attenzione, vada ascoltato, approfondito, cercando di lasciare da parte i nostri gusti personali, che tante volte ci mettono dei paraocchi (in questo caso paraorecchie) e ci impediscono di apprezzarne la bellezza e l’arte.
 
Davide
Cos’è lo spamming del tuo titolo? Ti riferisci a uno “stile di vita spazzatura” sempre più insidioso, dilagante?
 
Gian Luca
“Segnala come Spam” è un titolo ironico, auto-ironico, e provocatorio. In un web in cui tutti (musicisti e non solo) hanno da vendere e da promuovere qualcosa, e il narcisismo e il culto dell’ “Io” sono diventati insopportabili, io mi spammo da solo. Ormai in Rete tutti vogliono scrivere, nessuno ha voglia di leggere.
 
Davide
Perché in Trenta, strumentale che racconta il passaggio dalla spensieratezza dell’adolescenza alle responsabilità della vita adulta, hai lasciato il canto a una viola e non alle parole e alla voce?
 
Gian Luca
Quando ho registrato la melodia con la viola (eseguita con la tastiera, non con l’arco) era talmente bella, intensa ed espressiva, con quel suo suono terribilmente malinconico, che non avrei saputo fare di meglio con la mia voce e le mie parole per rappresentare quel determinato stato d’animo. Per cui l’ho lasciata cosi, e tra l’altro la scelta è stata molto apprezzata, perché è uno dei brani che colpisce di più chi ascolta il disco.
 
Davide
Quando penso a Bologna mi tornano in mente periodi musicali rappresentativi come la scuola cantautorale bolognese (o forse più esattamente emiliana-romagnola), la Bologna punk rock della Harpo’s Bazaar di fine ’70 e primi ’80… Com’è la scena musicale di Bologna oggi?
 
Gian Luca
Penso che Bologna (come simbolo dell’Emilia Romagna in generale) sia sempre stato un punto di riferimento fondamentale per la musica italiana in tutte le sue fasi, e credo di essere davvero fortunato ad esserci cresciuto a contatto. Oggi c’è una scena molto florida di artisti e gruppi: Bologna non è solo Carboni, Cremonini, Bersani ecc. ecc. (tutti artisti che ammiro molto), ma c’è tutto un sottobosco davvero ricco e interessante. Sarà anche per la sua posizione geografica particolarmente favorevole agli spostamenti o per la sua storica Università,  Bologna è sempre stato un faro e un porto per tanti musicisti. Hai citato il cantautorato e la scena Punk, ma anche il Rap italiano le deve molto.
 
Davide
Tra i crediti c’è un ringraziamento a Giovanni Barbieri e Marco Dirani ai bassi, a Caterina Soldati, Fabio Casacci e Riccardo Magni per i cori. Perché hai scelto di suonare quasi tutto da solo?
 
Gian Luca
Come ti dicevo prima, a casa ho un piccolo studio con un po’ di attrezzatura e di strumenti, per cui mi sono messo li con calma e ho registrato le parti una ad una con quello che avevo a disposizione. L’arrangiamento è stato molto complesso, e ho spesso cambiato i suoni e le parti dei vari strumenti perché non sapevo bene che direzione prendere. Dopotutto quando ho cominciato il disco, i pezzi erano completamente asciutti, chitarra acustica e voce, e non è stato facile dar loro una forma senza snaturarne l’essenza. Per le uniche cose che non ho potuto fare da solo (come il basso e i cori) mi sono avvalso della preziosissima collaborazione di alcuni amici (tutta gente con cui avevo suonato precedentemente) che tu hai citato e che ringrazio davvero moltissimo per il loro contributo fondamentale.
 
Davide
Dopo il silenzio c’è la musica che esprime il meglio, l’inesprimibile, scrisse Aldous Huxley. Cos’è per te la musica, cosa esprimi di te attraverso la musica sopra ogni altra cosa?
 
Gian Luca
Il solo fatto che la gente che ha ascoltato il disco mi abbia detto che si sentono influenze e sonorità di artisti con cui sono effettivamente cresciuto è la prova che nel disco ci sono io al 100%, con la mia cultura, i miei gusti e il mio background. Come anche nei testi, gli amici che mi conoscono sentono nelle mie parole ciò che penso anche nella vita, a proposito della politica, della religione, dei social network, delle relazioni di coppia e tutto ciò di cui parlo nel disco. Sai, quando mi sono chiuso in studio a registrare non avevo nessun contratto discografico ed ero fuori dall’ambiente musicale da un paio di anni, quindi il progetto “Ex Novo” l’ho concepito solo per me stesso, perché avevo bisogno di lasciare una traccia delle mie canzoni, fregandomene delle mode e delle tendenze musicali del momento. Mentre in passato ho sempre suonato in band in cui volevamo fare o assomigliare a qualcosa che già esisteva, in “Segnala come Spam” non c’è niente di studiato a tavolino, e penso sia per questo che il disco suoni cosi spontaneo, eclettico e genuino come la maggior parte delle recensioni ha scritto.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Gian Luca
Proprio in queste settimane mi sono rimesso al lavoro in studio. Ho 5/6 pezzi nuovi che mi piacciono molto e li voglio assolutamente sviluppare, anche per allargare un pò il repertorio in vista dei live futuri.  
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
Gian Luca
Grazie a te.
 

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