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Caylus

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gioco per 2-5 persone
Autore: William Attia
Editore Francese: Ystari Games (
www.ystari.com)
Editore Inglese: Rio Grande Games (
www.riograndegames.com)

Tecnicamente Caylus è un paesino che si trova in Francia, nella regione dei Pirenei; nel mondo dei giochi da tavolo Caylus è uno dei pochi giochi che è riuscito ad insidiare il primato di Puerto Rico nelle classifiche di preferenza; ed è notevole come la Ystari Games (Francese anch’essa) sia riuscita a piazzare questo “colpo” appena al secondo gioco pubblicato. Il successo è stato tale che la Rio Grande ha deciso, per soddisfare le tante richieste, di ripubblicare questo titolo, apportandovi solo piccole modifiche (alla grafica della scatola e sostituendo le monete di plastica con tasselli di cartoncino).

Caylus è un classico gioco di “gestione risorse” nel quale, al pari di Puerto Rico, sono le decisioni dei giocatori che definiscono completamente l’andamento della partita, e stabiliscono anche le possibilità di scelta che si troveranno a disposizione i giocatori nei turni successivi. L’ambientazione di questo gioco è rappresentata dalla costruzione di un castello medioevale, costruzione che procede parallelamente alla crescita e allo sviluppo del villaggio circostante.

Cosa contiene la scatola?

– una plancia, che rappresenta il castello e il villaggio (con diversi edifici prestampati e molte caselle vuote), disposto lungo una strada a serpentina,

– cinque set di pedine in altrettanti colori, composti da venti case, sei operai e sette segnalini generici,

– cinque gruppi di cubetti colorati, che rappresentano altrettanti tipi di merci: cibo (di colore rosa), legname (marroni), pietra (grigi), tessuti (blu) e oro (gialli),

– due segnalini bianchi, ovvero il Balivo e il Prevosto,

– tessere edifici, di vari tipi: neutrali (di colore rosa), di legno (marroni), di pietra (grigi), residenziali (verdi) e di prestigio (blu),

– monete di cartoncino (Denari) in due tagli.

All’inizio della partita si sorteggia casualmente l’ordine dei giocatori, poi ognuno di questi prende un set di pedine nel colore preferito e una dotazione iniziale di Denari (in base all’ordine attribuito casualmente i giocatori che agiranno dopo riceveranno come compensazione più Denari). Si distribuiscono casualmente gli edifici neutrali sulle apposite caselle della plancia e si può cominciare.

Ogni turno di gioco è diviso in fasi differenti:

– Vengono pagati due denari a ogni giocatori, più quelli eventualmente guadagnati per il possesso di edifici speciali (residenze, hotel e biblioteca).

– I giocatori, a turno, posizionano uno dei propri operai su un edificio, pagando un certo numero di denari, ovvero il numero di giocatori che hanno già passato, più uno (fin quando nessuno ha passato la mano, si paga un denaro per ogni operaio piazzato, se ha già passato un giocatore se ne pagano due e così via). Quando tutti passano si procede con la fase successiva.

– Vengono attivati gli edifici, uno alla volta, eseguendo via via le azioni associate delle quali ne beneficerà il giocatore in cui vi ha posizionato un operaio. Si parte dal primo edificio vicino al castello (l’arco) e si procede fino all’edificio su cui si trova attualmente il Prevosto, gli edifici successivi, anche se contengono operai non verranno attivati.

– Si fa avanzare il Balivo lungo la strada (di uno spazio se è davanti al prevosto, di due se è dietro) e si sposta sulla sua casella il Prevosto (ovunque si trovi).

– Se qualche giocatore ha messo operai nel castello si procede alla sua costruzione.

– Se il Balivo ha raggiunto le caselle di conteggio, oppure sono state completate sezioni di castello, si procede ad una fase speciale di attribuzione di Favori (bonus particolari).

Il gioco procede con il turno successivo ricominciando dalla prima fase, fino a quando non vengono completate le torri del castello oppure il Balivo non raggiunge l’ultima casella di conteggio. A questo punto vengono attribuiti i Punti Prestigio per merci e Denari rimasti e viene proclamato vincitore il giocatore che ha il maggior numero di Punti Prestigio.

Detto così potrebbe sembrare un po’ banale, ma quello che fa la differenza è la grande varietà dei vantaggi che vengono assegnati con gli edifici, a partire da quelli di produzione, che attribuiscono diverse combinazioni di merci, agli artigiani, che permettono di convertire merci in Denari (e viceversa), in Punti Prestigio o Favori Reali, oppure permettono di costruire nuovi edifici, espandendo il villaggio e aumentando quindi le possibilità di scelta nei turni successivi. Ci sono poi edifici e quindi vantaggi particolari, ad esempio troviamo la stazione di posta (che dà la possibilità di modificare l’ordine in cui si giocherà il prossimo turno), la locanda (che permetterà il prossimo turno di pagare un operaio sempre un Denaro), o la gilda dei mercanti (che permette di spostare il Prevosto gratuitamente).

La costruzione del castello può essere effettuata dai giocatori che hanno piazzato un operaio nelle caselle apposite durante la seconda fase: si possono costruire tante sezioni quanti gruppi di tre merci si vogliono spendere (con la limitazione che una di queste deve essere cibo, e tutte e tre differenti l’una dall’altra) e danno subito un certo numero di Punti Prestigio (cinque, quattro o tre per ogni sezione, a seconda che correntemente si stia costruendo i sotterranei, le mura o le torri); in più, il giocatore che in ogni turno costruisce il numero maggiore di sezioni guadagna un Favore Reale. Questi ultimi sono un ulteriore elemento che concorre a completare il mosaico delle scelte a disposizione: nel momento in cui se ne riceve uno lo si deve immediatamente convertire in un vantaggio, a scelta del giocatore, tra la possibilità di ricevere Punti Prestigio, Denari, merci o la facoltà di costruire un edificio extra.

La bellezza di questo gioco sta varietà di strategie che si possono intraprendere, lo scopo finale comune è quello di accumulare il maggior numero di Punti Prestigio, ma vi sono molte strade che si può seguire per conseguirlo, come tanti sono gli elementi che bisogna considerare: merci, oro (che è una merce un po’ particolare), Denari e Favori; si può privilegiare la costruzione del castello, la costruzione di un edificio di prestigio (sono difficili da costruire ma attribuiscono un discreto numero di Punti Prestigio), la mera produzione di merci (e la loro conversione in Punti Prestigio grazie agli appositi edifici) o la raccolta di Denari; per poter vincere in questo gioco è necessario capire quale sarà la strategia che porterà i benefici maggiori intuendola dall’andamento delle prime mosse, e cercare di seguirla mantenendo comunque aperte possibilità alternative, visto che non si potrà intervenire ovunque con le proprie pedine e si dovrà per forza di cose ripiegare su altre scelte, ad esempio se un altro giocatore riesce ad appropriarsi del ruolo che ci serviva; con questo si ritorna all’importanza della strategia, per fare un esempio: se è importante nel prossimo turno costruire un settore del castello, ci si dovrà procurare le merci necessarie, e se si vede che solo un edificio ce ne dà la possibilità allora si dovrà intervenire nella stazione di posta per essere sicuri di giocare per primi il prossimo turno. L’altro grosso pregio di questo titolo è l’assenza di fortuna, non ci sono elementi decisi dal caso (a parte l’ordine di gioco iniziale o la successione di edifici neutrali sulla mappa), ma tutto deriva dalle scelte che fanno i giocatori, che più o meno consapevolmente si influenzano a vicenda. Un altro elemento molto importante nel gioco è la pedina del Prevosto, il cui posizionamento è un mezzo molto efficace per ostacolare gli avversari, non attivando i loro lavoratori e vanificando quindi il loro utilizzo. Da non dimenticare infine la costruzione degli edifici: riuscendo ad intuire quali saranno quelli più utili (e costruendoli) ci darà un doppio vantaggio: poterli utilizzare pagando sempre e solo un Denaro e il bonus di un Punto Prestigio quando verranno attivati dagli altri giocatori.

Dopo aver visto questo gioco “in azione” è facile capire come mai abbia avuto questo impatto: gli unici difetti possono essere imputati al senso di “già visto” delle meccaniche o alla scarsa innovazione dell’ambientazione, ma sono piccolezze: il meccanismo di gioco si è dimostrato estremamente scorrevole ed appagante, e nonostante una partita non duri mai meno di due ore è un tempo che va impiegato a fondo per riflettere sul prossimo piazzamento.

Concludendo, non farò classifiche, ma se vi è piaciuto Puerto Rico e state cercando un titolo che ne rinnovi il piacere, questo Caylus è sicuramente all’altezza della fama del “Re”.

Una nota finale: sul sito della Ystari Games potete scaricare l’immagine della tessera aggiuntiva del gioielliere (che converte oro in Punti Vittoria), da stampare e aggiungere al gioco (se avete l’edizione Rio Grande ve la trovate già nella scatola).

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