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Il Gioco Degli Specchi – Andrea Camilleri

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Pagg. 255 Euro 14 Sellerio Editore
 
Bombe che vengono depositate in magazzini disabitati,una coppia formata da Liliana e Arturo Lombardo che va ad abitare nellavilletta adiacente a quella del commissario Montalbano, al quale sparano mentreè in macchina, un cadavere trovato carbonizzato su una macchina ed un secondobrutalmente violentato prima dell’uccisione.  Vi è questo, ed altro ancora, inquesto 18^ libro dello scrittore incentrato sulla figura del commissario,  che,alle soglie dei sessant’anni, sente che non è più  lucido come in passato. Loscrittore imbastisce una trama narrativa , come al solito articolata ecomplessa dove, prendendo come pretesto cinematografico il film “La signora diShanghai” di Orson Welles, si assiste ad un gioco di specchi, in cui la realtàviene ad essere deformata,  non è  chiara e nitida e sembra di fare parte delcast di un  film.  Qualcuno, pensa il commissario e, non a torto, si prendegioco di lui  come l’affascinante e bella  Liliana,  che indossa  vestiti “rovinafamiglie” che gli fa la corte, con un marito?  sempre assente. Una realtàdifficile da decifrare perché il gioco non appare chiaro, ma sfuocato . Sitratta di decifrare diversi messaggi, come le lettere anonime, i messaggitrasversali del giornalista Ragonese tramite Televigàta e gli specchicominciano ad apparire al nostro eroe più  chiari e  limpidi. Cosa si nascondedietro il corteggiamento sfrenato della donna per lui? Perché hanno sparatoalla sua macchina e chi era l’obiettivo? Lui o Liliana? Perché le bombe vengonocollocate in garage deserti e non  frequentati? Montalbano incomincia adecifrare i messaggi trasversali, si forma un’idea degli omicidi specie dopo lascomparsa del giovane Arturo Tallarita, amante di Liliana, comprende  che allabase di tutto vi è l’eterna lotta, per il traffico degli stupefacenti,  fra iSinagra e i Cuffaro, delinea il contesto malavitoso e riesce ad interpretare larealtà, uscendo dall’impasse iniziale.  Gli specchi incominciano ad essere menodeformanti, le immagini della realtà più chiare.  E’ un libro, come avvertel’autore, frutto solo di fantasia, che non scaturisce, come tanti altri libri,  dafatti di cronaca e bisogna riconoscere la facilità nello scrivere  e la felicità,per i lettori di Camilleri, che ci offe storie avvincenti ricchi di intrighi seducenti. La vena ironica dello scrittore è inesauribile: basti pensare ai dialoghi, avolte surreali, tra il commissario e l medico legale Pasquano, uno dei miglioripersonaggi della serie dedicata a Montalbano, a quelli con il giudice Tommaseo,”il maniaco sessuale perché non pratica sesso”, alla caratterizzazione dipersonaggi come l’insostituibile Catarella che, in questo libro, giustamente, hail suo momento di gloria. Non ci si stanca a leggere Camilleri,  la descrizionedi personaggi e situazioni è formidabile, il contesto sociale efficacemente edettagliatamente tratteggiato.  Un ottimo  libro che conferma le indiscussecapacità artistiche del “Maestro” di Vigàta.

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