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Tsukuyumi

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gioco per 2-6 persone
Autore: Felix Mertikat
Editore: King Racoon Games (www.kingracoongames.com)
 
Il sottotitolo di questo gioco è “Full Moon Down”, nome che viene spiegato bene dalla storia alla base dell’ambientazione, tanto dettagliata che potrebbe benissimo essere quella di un manga o di un’anime (anche per la presenza di nomi dalla tradizione giapponese, e lo stile dei fumetti che nel regolamento contribuiscono a definire l’ambientazione): la Luna è uscita dalla sua orbita ed è “atterrata” sulla Terra, causando un cataclisma planetario che ha prosciugato gli oceani e sterminato gran parte della vita, e rivelando al suo interno la presenza di una creatura dai poteri divini (chiamata Tsukuyumi) che ha causato l’apparizione di creature leggendarie (gli Oni) e la creazione di nuove forme di vita. I giocatori vestono i panni di una delle fazioni sopravvissute (o nate) dal cataclisma, in lotta tra di loro per la supremazia su questo “nuovo” pianeta.
Questo gioco è stato pubblicato attraverso una campagna su Kickstarter che ha raccolto a fine 2017 la cifra discreta ma non eclatante di € 100.000; la particolarità del prodotto è che a differenza di altri prodotti simili non ha miniature di plastica ma “standee”, ovvero segnalini di cartoncino con basi di plastica, meno evocativi ma che esaltano la grafica (realizzata dallo stesso autore) e permettono di riportare direttamente i valori numerici utilizzati in combattimento. Oltre alla scatola base (che contiene cinque fazioni) è stata proposta nella campagna anche un’espansione (“After the Moonfall”, con tre fazioni), una fazione a parte (“Sentinels”) e un mazzo di carte che permette di giocare in due persone. Ma per colmare la mancanza delle miniature (per chi la percepisce come una mancanza) è attualmente in corso una campagna per la seconda edizione, che per l’appunto propone le miniature in sostituzione agli standee, che ha attualmente raccolto più di $ 300.000 (proponendo anche nuovi contenuti, come un’espansione che permette il gioco in solitario o come collaborativo).
La scatola è di grande formato (meno alta di quella de “La Guerra dell’Anello”) e contiene:
– tessere esagonali di cartoncino per creare la plancia,
– schede per le fazioni,
– plancia iniziativa,
– pedine di cartoncino con basi di plastica,
– vari mazzi di carte,
– segnalini di cartoncino,
– due regolamenti, base e codex (dettagliato), in inglese.
La grafica dei componenti è molto bella, e l’autore ha dimostrato la sua abilità tecnica anche nei fumetti inseriti nel codex (e nell’art book, opzionale), i componenti in cartoncino sono robusti, così come le carte (che andranno imbustate, dato che verranno continuamente manipolate). C’è molto testo sulle carte (anzi, sono solo testo) e sulle plance giocatore, per cui conviene conoscere la lingua per poter giocare senza rallentamenti.
Per preparare una partita si piazza la tessera con la Luna al centro del tavolo (si mette un Oni su ogni esagono della Luna), sistemando le altre tessere tutte intorno casualmente (il numero dipende dai giocatori), oppure secondo la disposizione indicata dallo scenario scelto; si mischia il mazzo degli eventi e si scoprono due carte; si mischia il mazzo delle azioni e si danno sei carte a ogni giocatore. Ogni giocatore sceglie una fazione e riceve tutti i suoi componenti, poi piazza il suo segnalino sulla Plancia Iniziativa, in base al numero di iniziativa della propria fazione (che è prefissato). Poi piazza il proprio esagono fazione sul bordo della plancia (alcune fazioni devono seguire regole particolari); usando i segnalini che indicano il controllo, i giocatori ne piazzano tre in altrettanti esagoni adiacenti all’esagono fazione (non attraverso un bordo rosso, che blocca il passaggio). Infine, su ogni plancia sono indicate le unità di partenza, che andranno piazzate nell’esagono fazione o negli esagoni controllati.
Una partita si articola in quattro round, e in ogni round si giocano tre fasi:
– ogni giocatore seleziona dalla propria mano una carta azione,
– le carte azione sono scoperte e i giocatori eseguono in ordine di iniziativa le azioni indicate sulla carta, a loro volta suddivise in quattro fasi (prima tutti i giocatori eseguono la fase bianca, poi quella blu, seguita dalla verde e dalla rossa),
– si conteggiano i punti di fine round, e se è il quarto round i procede alla conclusione della partita.
Su ogni carta azione, raggruppate in quattro colori, ci sono una serie di azioni, tra queste possibilità:
– migliorare l’iniziativa, spostando il proprio segnalino in avanti sulla plancia iniziativa di un certo numero di posizioni,
– prendere un certo numero di carte evento (sia dal mazzo che da quelle a faccia in su) ed eseguirne altrettante,
– mettere in gioco unità corrispondenti ad un certo numero di punti produzione (i costi sono indicati sulle schede delle fazioni), solitamente nell’esagono di partenza o in quelli adiacenti,
– eseguire un combattimento, con lo scopo di conquistare un esagono oppure attaccare un avversario (o gli Oni),
– muovere tutte le proprie unità di uno o due esagoni (si può uscire da un esagono contenente avversari se il proprio numero di punti vita è uguale o maggiore a quello degli avversari presenti), ma non si possono attraversare i bordi rossi, a meno che le unità non siano volanti,
– mettere in gioco unità Oni, negli esagoni controllati dagli Oni o da Tsukuyumi,
– far conquistare un esagono dagli Oni,
– attivare il potere speciale della fazione.
Nel combattimento chi attacca sceglie una delle proprie carte (notare che sono differenti per ogni fazione) ed esegue le indicazioni nella sezione per l’attaccante, poi il difensore o i difensori scelgono uno degli effetti a disposizione (per il contrattacco). Se uno degli effetti dell’attacco è la Conquista, allora l’attaccante può sostituire il segnalino del controllo altrui con uno dei propri, ma solo se il valore di conquista (è il valore sugli standee in alto a sinistra) è uguale o superiore a quello degli avversari (tra fazioni differenti non si somma). Se invece l’effetto è l’Annichilimento, l’attaccante somma il valore di attacco (il valore in alto a destra nello standee) e comunica al difensore quanti danni deve subire (decidendo come dividerli se sono presenti più difensori). Il difensore dovrà decidere quale tra le sue unità riceve il danno: se è inferiore ai suoi punti vita (il valore centrale sullo standee) allora non accade nulla, altrimenti l’unità viene eliminata e i danni rimanenti vanno attribuiti ad un’altra unità (e così via).
Alla fine di ogni round il giocatore che controlla il centro della Luna riceve un punto vittoria (e ne riceve altri in base alle missioni completate e agli obiettivi specifici della fazione), mentre alla fine della partita si ricevono:
– un punto per ogni esagono controllato,
– due punti per ogni esagono controllato di terreno fertile,
– due punti per la prima posizione sull’iniziativa,
– un punto per la seconda posizione sull’iniziativa,
– punti per gli obiettivi specifici della fazione.
Chi raggiunte il punteggio più alto vince la partita, e in caso di pareggio si guarda la posizione sull’iniziativa. Notare che si può regolare la durata della partita, scegliendo tra quella standard (quattro round), breve (tre round) e lunga (cinque round), e anche stabilendo una vittoria istantanea nel caso si raggiunga un determinato punteggio.
Come vedete le regole sono tutto sommato lineari, il valore aggiunto sta nelle specifiche fazioni, che molto differenti tra loro, sia per la composizione delle unità, che nello stile di combattimento, che nelle abilità speciali, tanto da garantire una notevole rigiocabilità, che aumenta ulteriormente con le espansioni. Le fazioni del gioco base sono:
– Nomad: i sopravvissuti umani della portaerei omonima (ora bloccata nel deserto dell’Atlantico), che combattono utilizzando tecniche di guerriglia, ovvero sono pochi ma veloci e con la possibilità di utilizzare le armi a disposizione dell’esercito.
– Cybersamurai: cyborg e droni guidati da un’intelligenza artificiale, che combattono utilizzando una vasta gamma di tecnologie molto avanzate, come un laser orbitale (del quale si può apprezzare la citazione nel nome: Tetsuo), che danno loro la possibilità di decidere con precisione il bersaglio di un attacco.
– Kampfgruppe 03: combattono in giganteschi mech, sono molto pochi ma estremamente forti, potendo contare anche su missili e una bomba atomica per eliminare i nemici concentrati in un’area ristretta.
– Boarlords: una tribù di cinghiali divenuti senzienti, matriarcali e in grado di modificare a fondo l’ambiente creando ostacoli che valgono solo per gli avversari e vie che solo loro possono percorrere.
– Dark Seed: insetti che hanno acquisito un certo grado di intelligenza, la cui forza sta nel numero e nella rapidità di espansione.
Nell’espansione “After the Moonfall” troviamo:
– Fireborn: sono draghi riemersi dalla profondità della Terra, molto pochi, che vincono distruggendo gli esagoni con le loro fiamme (che diventano senza valore per gli altri giocatori).
– Lords of the Lost Sea: sono le balene e i cetacei che hanno acquisito ulteriore intelligenza e la capacità di muoversi sul terreno, sono molto lenti ma altrettanto resistenti.
– Children of the Lion: sono composti da animali che si sono evoluti in forza e capacità, e umani che hanno imparato a vivere in simbiosi con loro, controllandoli e dirigendo le loro abilità.
Quindi abbiamo un gioco molto ben ambientato, con fazioni estremamente differenti tra loro (che quindi hanno bisogno di essere studiate e comprese per essere giocate al meglio), incentrato sul combattimento ma con un meccanismo che non utilizza elementi casuali, e questo lo rende sicuramente innovativo, e divertente da giocare a patto che non vi perdiate in troppe valutazioni sulle azioni: dato che tra la scelta della carta azione, delle carte di combattimento, e il fatto che è possibile calcolare in anticipo i risultati dei vari combattimenti, i giocatori troppo analitici potrebbero prolungare oltre l’accettabile la durata della partita (e esaurire la pazienza degli avversari), un classico esempio di gioco soggetto alla “paralisi da analisi”.
Un altro difetto potrebbe essere quello che, se non avete partecipato alla prima campagna su Kickstarter e non lo trovate nei negozi, la versione con le miniature uscirà soltanto a gennaio 2020, ma se state cercando un gioco che vi possa far rivivere gli scontri epici in un mondo post-apocalittico che finora avete visto soltanto negli anime (o letto soltanto negli anime), l’attesa può valere la pena.

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