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Cambio di stagione – Maurizio Cometto

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Da diversi anni assistiamo a un processo dirivalutazione del racconto come forma letteraria caratterizzata da una suaspecifica connotazione e dignità. Diversi autori hanno infatti tentato, con uncerto successo, di riportare il racconto al centro dell’attenzione del lettore,eliminando quella patina di pregiudizio e diffidenza che l’ha per lungo temporelegato a un ruolo secondario.
Maurizio Cometto aveva già dimostrato particolareattenzione e dedizione alla narrazione breve nelle sue opere precedenti, e in particolare ne “L’incrinarsi di una persistenza” (Edizioni Il Foglio 2008). La suaricerca di nuovi contesti espressivi grazie ai quali rinnovare il racconto proseguein “Cambio di stagione” (Edizioni Il Foglio 2011) che ci presenta come un romanzoa episodi.
Sebbene ogni capitolo sia infatti autoconclusivo, lasuccessione delle scene di “Cambio di stagione” crea una comune linea temporaletra i racconti-capitoli e consente ai personaggi di ripresentarsi, di modificarei propri comportamenti sulla base del proprio vissuto, di evolversi creando uncontinuum che si inserisce a metà tra il racconto e il romanzo: l’episodio,appunto.
E così troveremo i protagonisti del libro intenti divolta in volta a fronteggiare un ufo o una rivoluzione, un tornadospazio-temporale o il semplice miagolio di un gatto sparito, la liquidazione diun’azienda o una profezia egizia. La sensazione è di avere a che fare con una “progressivae inesorabile sconfitta della realtà apparentemente consolidata” che precipitail lettore “nelle viscere di una Torino cupa, severa e misteriosa”.
Se questa forma di narrazione ci pare oggi più consuetanel mondo del fumetto, in particolare quello italiano, e dei serial televisivi(in cui, tuttavia, sono molti i casi in cui gli elementi di continuity vengonoaccentuati per fidelizzare il lettore/spettatore) troviamo importantisimilitudini dell’utilizzo di questa struttura in letteratura, come nel caso diCalvino.
L’episodio che dà titolo al romanzo è  uno dei momentimeglio riusciti del volume. Un’amicizia spezzata viene vividamente rappresentatagrazie a un susseguirsi di chiaroscuri, di felici momenti del passato che fannoda contrappeso alle tensioni dell’oggi e che consentono di analizzare ilprocesso di nascita e di crescita dell’inquietudine e del rancore. Un raccontosoffuso e malinconico, caratterizzato da un approccio insolitamenteintrospettivo da parte dell’autore, e in cui il passaggio improvviso dallastagione estiva a quella più cupa è elevato a rappresentazione universale di undramma privato.
Nel romanzo viene inoltre presentato un interessantegioco di correlazioni tra la realtà vissuta dal protagonista (Fabrizio) equella che appare una sorta di realtà autobiografica dello scrittore (che non acaso si chiama Maurizio). Varchi sempre più frequenti si apriranno tra questidue mondi apparentemente paralleli, confondendo e sovrapponendo i vissuti diFabrizio/Maurizio. Questo altalenante cambio di prospettiva troverà compimentonell’ultimo capitolo, “L’angelo della morte”, che conferisce una maggioreomogeneità al volume.
Rispetto alle precedenti opere di Cometto, in “Cambiodi Stagione”  acquistano rilevanza la quotidianità, e in particolare il mondodel lavoro, e le tematiche legate alla società e alla politica. L’ufficio e lacasa sono gli ambienti predominanti in cui si muovono i personaggi e a cuiritornano costantemente. All’interno di questi due poli di attrazione, a cui èdifficile sfuggire, l’elemento fantastico si sprigiona con ancora maggioreevidenza. La sua funzione dirompente viene accentuata, come una luce cheacquisisce maggiore intensità se proiettata in un ambiente grigio e (o)scuro. Ocome un romanzo a episodi che spezza la monotonia di meccanismi editorialiormai ripetitivi e consolidati, ponendosi come elemento di novità a lungoatteso.
 
“Cambiodi stagione” di Maurizio Cometto
ISBN9788876063206
Ed.Il Foglio 2011
Pag.275 – € 15
Sitodella Casa Editrice www.ilfoglioletterario.it
 

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