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2011
19
Mag
Intervista con Tilt


Comunicato stampa MESCAL
L'Evoluzione Delle Ombre è il disco
d'esordio dei TILT, gruppo emiliano che come un funambolo
dall'equilibrio invidiabile si muove sulla linea di confine che separa il pop
dal rock… Quasi una zona franca per Luca Ferro (voce), Marco
Montanari (chitarra), Luca Vineti (chitarra), Roberto Pinotti
(basso) e Paolo Riva (batteria).
Richiami sonori riconducibili a Coldplay, Radiohead,
Divine Comedy, Blur… la quintessenza del "pop sound" made in UK nonostante i
quattro gruppi sopra citati vengano sempre definiti rock band. Ed è proprio qui
il nocciolo della questione; quell'ombra che si evolve tra il suono e
l'emozione che genera è sempre difficilmente classificabile. L'ombra che copre
e ingloba parte della musica d'autore italiana e si evolve attraverso il
linguaggio attuale: più essenziale e meno aulico rispetto al passato; diretto e
senza l'ormai desueta solennità. Ombre che non intaccano né la bellezza del
timbro vocale di Luca Ferro né la freschezza musicale dei TILT!
Per molti una conferma, dopo l'abbondante assaggio radiofonico di Paura Mai,
brano scritto con la complicità di Mao, che in parte firma anche il
nuovo singolo Come Se. Per altri, ci auguriamo, una bella sorpresa…
senza ombra di dubbio. I TILT hanno composto 11 tracce per parlare di
come ci si sente, di quello che si sente; di quello che c'è e di quello che
quasi non ricordiamo; di un cielo che ha più scie chimiche che nuvole; di una
crisi che ha colpito tutti e trucidato l'arte e i suoi derivati; di un mondo che
corre e non sempre il fiato per rincorrerlo è sufficiente; di scelte non sempre
felici… prese, e di occasioni fantastiche… perse… L'Evoluzione della specie;
L'Evoluzione dell'Universo; L'Evoluzione scientifica; L'Evoluzione dei suoni; L'Evoluzione
Delle Ombre!
http://www.youtube.com/watch?v=REJ8ZB1vdJ0
(questo video fu un omaggio
TILT
Luca
Ferro
– Voce
Marco
Montanari
- Chitarra & Voce
Luca
Vineti
– Chitarra
Roberto
Pinotti
– Basso
Paolo
Riva
– Batteria
Ufficio
Stampa Mescal
Manuela
Longhi
Bio
In
un mondo che si muove in maniera frenetica, la parola "nuovo" va affrontata con
cautela. Mentre se ne parla, il "nuovo", spesso è già "storia". Questo concetto
ha un suo valore anche per presentare una "nuova" band, se il gruppo in
questione ha alle spalle un percorso importante di formazione e crescita.
I TILT nascono nell'ormai lontano 2000 (eppure
sono una giovane band) in terra emiliana con il nome di Tilth e con questa
"lettera muta" in più rispetto ad oggi, realizzano 2 album: Tilth nel 2003 e
"Iperpop" nel 2007, entrambi per la Asbury Records).
Del nucleo originale rimangono oggi Luca Vineti
(chitarra & voce) e Paolo Riva (batteria), ai quali negli anni e
negli inevitabili avvicendamenti - comuni a gran parte delle band - si sono
aggiunti in ordine d'arrivo Roberto Pinotti (basso), Luca Ferro
(voce) e Marco Montanari (chitarra & voce).
Ognuno di loro fa confluire in questo nuovo progetto
parte dell'esperienza maturata negli anni sia in studio - come per Luca
Ferro (Mamamicarburo) e Marco Montanari (Elizabeth) - che live,
grazie a lunghi tour realizzati negli anni anche a fianco di Caparezza,
Negramaro, Velvet, Elio e le Storie Tese, Tre Allegri Ragazzi Morti, etc…
Ed é proprio grazie ai copiosi appuntamenti on stage
che incontrano Valerio Soave, il quale decide di seguire direttamente
l'evoluzione artistica della band mettendo loro a disposizione il prestigioso Studio
di Registrazione Esagono di Rubiera (RE).
Da questa fusione d'intenti prende vita il percorso di
lavoro che li porta finalmente ad ottenere il giusto equilibrio, affiancati
durante le registrazioni da Carloenrico Pinna in qualità di produttore
artistico con il supporto di Mauro Mao Gurlino.
Il primo felice risultato, è stato constatare
l'apprezzamento da parte del modo radiofonico, che tra l'estate e l'autunno
2010 ha coccolato e trasmesso Paura Mai, biglietto da visita musicale,
masterizzato negli storici Abbey Road Studio di Londra.
L'Evoluzione delle Ombre, l'album
d'esordio dei TILT, uscirà su etichetta Mescal (distribuzione Universal)
il 10 Maggio 2011 anticipato dal singolo Come Se.

Intervista
Davide
Ciao Tilt… "L'evoluzione delle ombre", è il
vostro terzo lavoro dopo "Tilth" e "Iperpop". Qual è il tema
portante dei testi e che significato ha il titolo che raccoglie queste dodici
nuove canzoni?
Tilt
Ciao Davide. Non c'è un vero e proprio tema portante
che accomuna i testi ma è più una raccolta di emozioni e situazioni che abbiamo
vissuto nel periodo di stesura dell'album o che abbiamo osservato accadere
intorno a noi. L'evoluzione delle ombre invece ha diverse interpretazioni, una
delle quali è che noi come tante altra band, siamo ombre che si allungano in un
periodo di grande difficoltà per la discografia e in genere per l'arte… Basti
pensare al quasi dominio assoluto dei progetti che nascono nei talent.
Quest'evoluzione è la speranza di riuscire comunque a crearci uno spazio per
poter esprimerci attraverso il nostro percorso.
Davide
Perché vi siete chiamati "Tilt"?
Tilt
Il gruppo ha pubblicato i primi due album con il nome
Tilth. Abbiamo deciso di eliminare la "h" finale per definire una nuova rotta,
data dal mio ingresso e da quello di Marco nella band, nonché dalle nuove
sonorità apportate dal produttore e amico Carloenrico Pinna, senza per questo
rinnegare il passato. Il nome Tilt ci piace: è semplice e diretto.
Davide
Ma avete iniziato chiamandovi Tilth… con la acca finale.
La lettera acca in quasi tutte le lingue indica una aspirazione… Un modo anche
di dirvi che nel tempo sono cambiate forse le… aspirazioni? Scherzi a parte, a
cosa ambite più di tutto come gruppo musicale?
Tilt
Le aspirazioni e la
voglia di fare sono rimaste immutate. Come gruppo aspiriamo a trovare un varco
per trasmettere al maggior numero di persone, quelle sensazioni che noi stessi
proviamo scrivendo e suonando. Speriamo di riuscire a guadagnarci un posto nei
momenti e nei ricordi della gente con la nostra musica.
Davide
Come vi siete
evoluti rispetto ai primi due dischi: cos'è cambiato, cos'è rimasto?
Tilt
Inevitabilmente
l'ingresso di nuove persone in un gruppo causa notevoli cambiamenti che si
riflettono ovviamente sulla musica. Credo che il cambiamento maggiore sia
rappresentato da un approccio più maturo e introspettivo della scrittura
musicale che è forse più evidente nei testi e nell'utilizzo di arrangiamenti
più complessi; le persone coinvolte sono cambiate e anche il sound si è modificato
perdendo per strada l'innocenza e parte dell'ingenuità del passato per lasciare
spazio a tonalità più scure e malinconiche senza però perdere totalmente la
freschezza. Accade sempre nella vita come in tutto ciò che ne fa parte: si
cresce e si cambia.
È rimasta la voglia
di fare musica.
Davide
Quali dischi
ritenete importanti o fondamentali e in che modo per la vostra formazione
musicale?
Tilt
I dischi da citare
sarebbero davvero troppi anche perché arriviamo da esperienze musicali
differenti e come gusti personali ascoltiamo veramente di tutto. Il punto di
congiunzione tra noi è rappresentato da Radiohead, Coldplay, Oasis, Blur,
Keane, giusto per citarne alcuni. Diciamo che tutto quello che è stato
prodotto nel Regno Unito negli ultimi vent'anni ci ha sicuramente influenzato
mentre realizzavamo l'album. Guardandoci intorno in Italia i primi Litfiba,
Bluvertigo, Subsonica e Afterhours sono dei punti di riferimento molto
importanti per noi.
Davide
La produzione artistica è stata affidata a Carloenrico
Pinna e a supporto Mauro Mao Gurlino. Come sarebbe stato il
disco senza il loro apporto e cosa vi ha invece guadagnato?
Tilt
La produzione di Carloenrico è stata assolutamente fondamentale
per gli arrangiamenti e per creare il sound che accomuna tutto il disco. È una
persona di grande esperienza e capacità e da un punto di vista professionale
gli dobbiamo veramente molto. Mao ci ha dato ottimi consigli su come procedere
nel progetto, su alcune scelte musicali oltre ad aver contribuito alla stesura
di alcuni testi. Due persone speciali con le quali abbiamo raggiunto
un'intesa immediata. Siamo stati davvero fortunati.
Davide
Il pianista e saggista Andrea Cavallo ("51 dischi per
vivere meglio") scrive che la musica può contribuire a un'esistenza più
ricca e profonda… Siete d'accordo?
Tilt
Sicuramente.
L'effetto che la musica ha sulle persone è qualcosa di magico.
Può accompagnarti nei momenti di sconforto e in essa puoi trovare la forza per
rialzarti; in certi momenti basta una canzone per raddrizzare una brutta
giornata.
Può essere la colonna sonora dei momenti più belli e
spensierati, può farti tornare bambino, al primo bacio, alla "prima volta"…
Una canzone può unire le persone e sensibilizzare
intere popolazioni senza vincoli di età, colore, credo o linguaggio.
La musica in fondo racconta chi sei e chi vuoi essere e
c'è una canzone per ogni momento e per ogni stato d'animo… è davvero qualcosa
di stupendo!
Davide
Cos'è ancora pop, cos'è ancora rock oggi? O cosa sono
il pop e il rock per voi?
Tilt
Rispetto al passato le tematiche sociali e popolari
sono cambiate e con esse la cultura pop e rock. In fondo rappresentano in due
modi diversi il tempo in cui viviamo; è molto pop l'attenzione per l'ambiente,
per gli animali, per noi stessi. E' di contro, sempre rock - oggi come ieri -
quella voce fuori dal coro che ci ricorda le lotte per i diritti, i movimenti
contro ogni forma di abuso. Quella voce che urla contro la guerra.
Forse il pop è tutto quello che ci piacerebbe avere da
questo mondo, mentre il rock - come una nemesi - ci ricorda quello che spesso
cerchiamo di non vedere.
Davide
Scusate, ma a causa dei miei trascorsi di ufologo non
posso non notare che il bassista Roberto Pinotti ha un illustre omonimo
nell'ufologia italiana… A proposito di ombre o "zone d'ombra", cosa pensate del
fenomeno UFO?
Tilt
Robbi l'ufologo… hai appena creato un nuovo soprannome!
A parte gli scherzi la tua è una domanda molto interessante.
Per citare i Bluvertigo: "è praticamente ovvio che
esistano altre forme di vita".
Sicuramente riguardo al fenomeno ufo c'è molta
confusione e purtroppo si tende a credere a qualsiasi cosa. Nella nostra
odierna "You Tube cultura" i falsi filmati si mescolano a immagini attendibili
e non fanno che screditare l'intera ricerca. Personalmente credo che la visione
sia limitata alla nostra percezione della realtà, perciò se dovessimo avere un
contatto non necessariamente questo dovrebbe avvenire attraverso fari accecanti
o suoni assordanti. Sono molto scettico riguardo a oggetti volanti di natura
"meccanica" mentre mi hanno colpito le immagini dei documentari di Chris
Everard riguardo alle varie missioni NASA che ricordano molto più le forme di
vita aliene dei fondali marini...
Davide
Avete suonato a fianco di grandi professionisti, come
EELST, Negramaro, Velvet eccetera. Il miglior complimento mai ricevuto e il
consiglio più caro che avete ricevuto e da chi?
Tilt
Mi piace ricordare l'ultimo complimento ricevuto, prima
di chiuderci in studio, da parte di alcuni dei tecnici di Caparezza dopo aver
aperto un suo concerto; c'eravamo già incontrati perciò già ci conoscevano. Si sono
congratulati con noi sia sul fronte tecnico che riguardo ai nuovi brani che
abbiamo presentato, alcuni dei quali sono sul nuovo album. Avendo
lavorato come fonico so che i tecnici in genere non si "sbottonano" più di
tanto… per questo mi ha fatto molto piacere.
Il consiglio migliore che in genere si riceve e si da,
è quello di non mollare e di continuare a credere nella propria musica, perché
è davvero un percorso lungo e difficile.
Davide
Cosa significa per voi essere approdati alla più
importante casa discografica underground italiana, la Mescal?
Tilt
Un sogno e un'occasione unica.
Essere entrati a far parte degli artisti Mescal è
motivo di grande orgoglio, soprattutto se pensiamo a chi c'è e a chi è
transitato per più o meno tempo. Sentiamo anche una grande responsabilità:
quella di non deludere le aspettative e la fiducia di Valerio Soave che tanto
ha fatto e sta facendo per noi insieme a tutto lo staff che ci ha accolto,
aiutato e supportato tanto in questi mesi.
Anche in questo caso il rapporto umano che si è creato
è veramente speciale. Non ci sono parole per ringraziarli.
Davide
Cosa seguirà, come state promuovendo il disco?
Tilt
Per ora ci stiamo concentrando sulla promozione
radiofonica cercando di far arrivare la nostra musica il più lontano possibile,
stiamo ultimando il montaggio del video di "Come se", il singolo che accompagna
l'album e presto lo presenteremo sui canali tv, web e sulla nostre pagine
Facebook (www.facebook.com/tiltitalia)
e Myspace (www.myspace.com/tiltitalia).
Inoltre grazie a te e ai molti siti e giornali che ci
danno spazio possiamo scambiarci opinioni, presentare il disco e farci
conoscere.
Infine ci stiamo organizzando per i live in
collaborazione con Barley Arts e presto saremo in giro!
Davide
Per concludere, in molte culture l'ombra, l'oscurità e
la tenebra vengono spesso associate al male, in contrapposizione alla luce che
simboleggia il bene. Michail Bulgakov, ne Il
maestro e Margherita, si domandava tuttavia così: Che mai farebbe il tuo bene se non esistesse il male, e come
apparirebbe la terra se vi scomparissero le ombre? Come sarà il futuro o come sperate che sia?
Tilt
Per quello che riguarda
il mondo siamo a un bivio. Un'ulteriore interpretazione de L'evoluzione delle
ombre sta proprio nel riconoscere le ombre del nostro mondo e del nostro tempo
che dietro la propaganda televisiva, la politica e le divisioni, controllano le
persone, carpendo con l'inganno quanto c'è di buono negli esseri umani. Se nel
presente riusciremo a compiere una rivoluzione "individuale" nelle nostre menti
e nei nostri pensieri e smetteremo di farci intrappolare, allora riusciremo ad
aprire gli occhi e a vedere il futuro che tutti meritiamo.
Ma per tornare a
noi... il presente dei Tilt è grandioso! Il futuro lo costruiremo da qui in poi
un passo alla volta.
Davide
Grazie e… à suivre.
PALLIDA
Il coraggio di essere
diversi in un mondo schiavo della moda del momento, della comunicazione e
addirittura di amici e amori.
Il coraggio di
pensare con la propria testa e lasciare che il gregge prosegua senza di noi.
CHI
MI ASPETTA
In un momento
storico di grande crisi e incertezza una richiesta di aiuto si perde spesso nel
vuoto… Quando tutto sembra crollare dentro di noi è viva la speranza che
qualcuno ci tenda una mano. Ma non è sempre così...
QUELLO
CHE RESTA
La famiglia, la
scuola, la chiesa, lo stato e la TV ci dicono chi siamo e dove andiamo... ma
dove finiscono loro e dove iniziamo noi?… e alla fine dei conti siamo davvero
noi a decidere?
Siamo davvero le
maschere che indossiamo?
IN
MEZZO ALLA NEBBIA
Da bambino è un
soltanto un gioco. Gli anni poi passano e il gioco diventa la dura realtà.
Niente ti verrà
regalato e a volte le risposte tardano ad arrivare.
ANDARSENE
VIA
Una relazione ormai
finita. L'abitudine.
Ricordi e rancori
forse troppo lontani si confondono nella nostra memoria.
Noi che ci trasciniamo
e non troviamo la forza per cominciare una nuova vita.
Sarebbe così
semplice andarsene via…
SCIE
CHIMICHE
Una nuova
evoluzione. Un esperimento in costante movimento anche nei nostri cieli.
A grandi passi ci
muoviamo verso il futuro. Grandi passi a testa bassa.
Troppo impegnati
per alzare lo sguardo e accorgerci che forse qualcosa non va.
Questo è il prezzo
da pagare per un nuovo mondo che qualcuno sta modellando per noi.
LUMINOSA
La continua ricerca
dell'amore e della felicità.
Senza perdere le
speranze e le coordinate in un viaggio eterno nel cosmo delle emozioni.
Senza cedere alle
illusioni e agli inganni inseguiamo un'immagine nitida e fragile allo stesso
tempo.
PAURA
MAI
Parole che non
riescono a uscire. Parole che si dicono a sproposito.
Parole per amarsi,
per lasciarsi e che in fondo non riescono ad arrivare.
Parole che fanno
male.
Tante parole che si
dicono e altre che rimangono dentro di noi.
COME
SE
Cambiano i colori,
cambiano le stagioni ma è sempre lo stesso copione che si ripete…
tutto sempre
uguale.
Forse nel cuore
della notte un attimo di lucidità ci sorprende e dà un senso a questa vita; ma
l'alba è vicina ed un nuovo giorno è pronto a ricominciare.
ANGELO
Forse non sono
quello che meriti.
Vorrei essere
sempre perfetto e nonostante tutto starti accanto ogni volta che lo desideri.
Ma non è sempre
così. Non sono un angelo.
UNIVERSO
Talvolta osserviamo
impotenti lo scorrere degli eventi spesso tragici del nostro tempo incapaci di
immaginare un mondo migliore nelle infinite possibilità dell'uomo e
dell'universo.
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:: Davide Riccio
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