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Intervista a Mirella Rotolo [Pantagruel]

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Mirella Rotolo (Pantagruel)

Ciao Mirella ! Con te vogliamo proseguire la serie di interventi per parlare del “dietro le quinte” di Pantagruel (gioco per iOS e Android, da poco sugli store), tenendo conto che la realizzazione di questa app vede coinvolte parecchie persone, tutte con un curriculum molto interessante. Puoi iniziare raccontando brevemente chi sei, e spiegando come è nato il tuo coinvolgimento in questo progetto?

Io sono un grafico e per molti anni mi sono occupata di pubblicazioni e pubblicità fatte di carta… il web e i video game sono una novità per me, anche per una questione generazionale. Il mio primo e unico amore però è l’illustrazione.. magari animata (quindi cartoni animati e illustrazione… e sono già due) in particolare quella rivolta ai ragazzi. Walter che ne aveva idea, mi ha chiesto di partecipare alla realizzazione del game. Io ho accettato…

Quale è stato il tuo ruolo nello sviluppo iniziale del gioco e come si è concretizzato praticamente? 

Quando sono “arrivata” nel gruppo buona parte dell’ideazione era già stata fatta, anzi penso che il mio coinvolgimento sia nato dall’esigenza di trovare dei disegni ad hoc, rispettosi nell’abbigliamento, nell’arredo e nell’imbandimento della tavola, del periodo storico al quale il game allude.

Quanto lavoro ha richiesto e che tipo di difficoltà hai avuto nella realizzazione dei vari elementi? Che difficoltà (o peculiarità) hai trovato nell’interazione con le altre figure coinvolte? Sfondi, animazioni e loghi presentano problematiche diverse. Quali elementi hanno richiesto più studio e quali alla fine ti hanno dato più soddisfazione? 

Il mio lavoro si è svolto nell’arco di circa 3 mesi. Ha richiesto il confronto continuo, in particolare con Patrizia per gli aspetti storico-stilistici cui prima accennavo, con Marco per la produzione digitale delle immagini relative alle schermate di sfondo e l’animazione dei camerieri, con Riccardo per quanto concerne il logo e la grafica web. Con tutti per la grafica in generale, accolta devo dire sempre con attenzione, rispetto e oserei dire affetto. In particolare mi sono divertita ad individuare dei personaggi che risultassero il più possibile simpatici e lo studio delle espressioni dei loro volti, man mano che nel gioco “la tensione” sale, a causa del tempo che i camerieri mettono nel cercare di soddisfare le esigenze dei commensali. Aristocratici ma poco pazienti, decisamente.

E che strumenti hai usato per realizzarli?

La matita! Un tavolo luminoso e tanti fogli di carta appallottolati o strappati fino a quando non mi è sembrato di essere riuscita nel mio intento. Mi sono servita di immagini d’epoca alle quali ispirarmi. Poi ho scansionato le figure migliori che avevo ridisegnato a china per renderle digitali. Solo dopo sono passata alla colorazione. Ho individuato un tipo di disegno stilisticamente “semplice” considerato che oltre che sui tablet il game gira sugli smartphone in piccola dimensione e troppi particolari sarebbero andati persi o peggio avrebbero reso confusa la scena. 

Cameriere Cameriere Cameriere

Aristocratico Aristocratico

Hai altre esperienze simili (di lavoro in team, o specifiche in questo settore) con cui vale la pena fare un raffronto?

Non nella realizzazione di un game. E’ stata infatti la mia prima (e spero non unica) volta in questo campo. Ma è stato divertente e interessante cercare di vedere la stessa cosa dal punto di vista degli altri, ognuno secondo le proprie competenze e di come alla fine confluissero l’una nell’altra.

Ora che il gioco è operativo (intendo, disponibile perché altri ci giochino) come si raffronta l’idea iniziale che ti eri raffigurato con la sua realizzazione? Cosa vedresti per uno sviluppo futuro del gioco?

Ammetto che non avevo mai giocato prima con un video game e ad oggi, non sono riuscita a superare il primo step (…), mi sono accorta però che mi viene da ridere e questo credo sia già un risultato. Credo anche che se potessero, i camerieri di Pantagruel nonostante il loro aplomb, mi si rivolterebbero contro come la Creatura contro il dott. Frankestein

Per tua esperienza che percorso suggeriresti a chi vuole provare a entrare in questo settore, magari da grafico? Di cosa una persona deve essere consapevole se si vuole avvicinare (lavorativamente) a questo mondo (o anche a quello che più conosci di grafico/designer)?

Il mondo della grafica è stato in questi ultimi anni completamente stravolto dall’avvento del digitale rendendo tutto “apparentemente” più semplice e rapido e quindi abbassando il valore del nostro lavoro; sembra che tutti possano fare tutto, con il semplice ausilio del computer. Non è così ovviamente, non si può prescindere dallo studio specifico e dall’esperienza che peraltro non tutti hanno la possibilità di farsi.  Questo dei game è però un settore relativamente nuovo… staremo a vedere. 

Tralasciando ora Pantagruel, ci puoi raccontare quali sono i progetti su cui stai lavorando ora?

Come dicevo lavoro sopratutto come grafico ma, a proposito di giochi ho da poco realizzato le illustrazioni e la grafica per conto dell’Avis di Modena, di un Gioco del Dono (dell’Oca) didattico, il cui intento è spiegare ai bambini il valore della donazione del sangue, ma anche in questo caso, mio compito è stato individuare e disegnare figure originali che conducessero i bambini nel loro percorso di apprendimento e scoperta. Balzelloni balzelloni, quasi sempre in avanti ogni tanto indietro… come la vita.

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