KULT Underground

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Fire safer Cigarettes

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Sigarette con cartina a potenziale d'incendio ridotto
 
 
Ma cosa è successo alle mie sigarette  che, se non tiro, si auto-spengono?
 
Le statistiche riferiscono che le sigarette causano ogni anno circa trentamila incendi involontari con un bilancio stimato in 1.000 vittime e 4.000 feriti. In Italia? In Europa? Nel mondo? La fonte non lo dettaglia.
In Canada e negli Stati Uniti (prima venne New York nel 2004), in Australia e dal 2010 anche in Finlandia è obbligatoria la vendita delle  fire-safe cigarettes, le «sigarette antincendio» o “a bassa infiammabilità”.
Il 17 novembre 2011 è entrato in vigore un provvedimento normativo della commissione europea, da noi recepito,  che obbliga la produzione e la vendita esclusive di sigarette antincendio o a “ridotta propensione di combustione”. In altre parole, sigarette che si spengono quando non le tiri. La nuova sigaretta a norma di legge brucia lentamente e si spegne se non viene per tempo ri-aspirata, diminuendo (almeno nelle intenzioni del legislatore) la possibilità che spenta male o dimenticata accesa chissà dove possa trasmettere fuoco a qualsiasi cosa sia combustibile
 
Se già il fumare in gravidanza fa male al bambino, se il fumo uccide, se ostruisce le arterie e provoca infarti e ictus, se crea un’elevata dipendenza (non iniziare!) o se riduce il reddito (questo l’hanno scritto sui pacchetti listati a lutto?) o danneggia gravemente te e chi ti sta intorno e avanti, legittimo è chiedersi anche se questa  ridotta propensione alla combustione sia dovuta a qualcosa che faccia ancora più male in tutto il male di una sigaretta e contro cui per “coscienziosa” legge ci mettono in guardia eppur ci vendono.
Leggo che lungo il cilindretto di carta velina della sigaretta sono stati inseriti due tre anelli di carta più spessa e meno porosa che riducono l'apporto di ossigeno. Nel momento in cui una persona incautamente non spegne la sigaretta, ma smette di fumarla e la lascia incustodita, oppure la getta ancora accesa, il tabacco brucerà finché non raggiungerà uno di questi due anelli che provocherà l'automatico spegnimento della sigaretta cosiddetta FSC. In sostanza fumiamo ora pià carta e pare che il 90% dei danni da fumo sia dovuto proprio alla combustione della carta e alla colla per incollare le cartine. Le fasce sottili di carta inserite nelle nuove sigarette vengono incollate negli USA (suppongo anche altrove) con una sostanza adesiva a base di etilene vinilacetato copolimero (basta il nome a inquietarci). Questo, negli USA, oltre al fatto che pare non siano diminuiti gli incendi da sigaretta, è già stato motivo di molte denunce di fumatori che hanno riscontrato malesseri a motivo delle sigarette antincendio (emicrania, crampi allo stomaco, nausea, gola secca, tosse, dolore al petto, vomito, dolori muscolari e addominali, asma e bronchite). La Harvard School asserisce che le nuove sigarette FSC producono 13.9% di naftalene e l'11.4% di biossido di carbonio in più. L’esposizione al naftalene, che si trova nella naftalina, pare possa provocare mal di testa, nausea, vomito, diarrea, malessere, anemia, convulsioni e persino… coma. Inoltre, è stato provato che le sigarette FSC contengono altri alti livelli di sostanze chimiche molto dannose per i fumatori.
         E va bene… Vogliono proprio farci smettere. Chissà che non ci riescano. Basta dircelo chiaro in Stato virtuoso davvero,  che ancor prima rinunci allo stillicidio dei rincari di 10 in 10 centesimi, anzi, del tutto al Monopolio. Sarebbe comunque dura smettere, ma almeno con la coerenza e lo stato dei fatti a confortare il sacrificio.

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