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Through the Desert

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Through the Desert

gioco per 2-5 persone
Autore: Reiner Knizia
Editore Inglese: Fantasy Flight Games (www.fantasyflightgames.com)
Editore Tedesco: Kosmos (www.kosmos.de)

I giochi di posizionamento sono quelli in cui un giocatore ha a disposizione un certo numero di elementi, e ha la possibilità di piazzarne un numero limitato ad ogni turno, questo piazzamento porta a vantaggi (o svantaggi) variabili, a seconda dell’elemento utilizzato, della posizionamento scelto, della situazione corrente. Reiner Knizia ha ideato tre giochi di questo tipo, ognuno dei quali preso spesso come esempio per tutto il genere, che vengono considerati insieme come la sua opera migliore, la sua trilogia. “Through the Desert” (ovvero “Attraverso il deserto”) è uno di questi, mentre gli altri, che abbiamo già visto nei numeri precedenti di Kult, sono “Samurai” e “Euphrat & Tigris”.
L’ambientazione di questo gioco ci porta nel deserto, attraversato da carovane che i giocatori devono creare cercando di sfruttare al massimo la risorsa più preziosa che qui si può trovare: l’acqua. Naturalmente dato che si tratta di un gioco di Knizia il tema è assolutamente posticcio, sensazione che aumenta notevolmente considerando il materiale da cui è composto il gioco, ovvero cinque serie di cammelli dai colori pastello, più adatti ad una pasticceria che alle “navi del deserto”.
La plancia di gioco rappresenta per l’appunto un deserto, ed è suddivisa in quattro tipi di esagoni: sabbia, montagna, oasi oppure pozzi. All’inizio si devono sistemare a caso le palme di plastica su alcuni degli esagoni oasi, mentre su quelli rimanenti e su tutti gli esagoni pozzo vanno sistemati, sempre casualmente, i tasselli acqua numerati da uno a tre, che rappresentano la quantità di acqua che si trova nei vari pozzi.
A questo punto si devono preparare i cammelli, suddividendoli in cinque gruppi separati per colore, e sistemandoli a lato della plancia. Ad ogni giocatore vanno consegnati sei cammellieri dello stesso colore (i cammellieri hanno colori differenti da quello dei cammelli) che i giocatori provvederanno ad montare su cinque cammelli; il sesto va montato su un cammello grigio scuro, che non verrà utilizzato sulla plancia ma tenuto in vista per ricordare a tutti qual è il proprio colore.
Tutto il gioco si basa sul concetto di carovana, ovvero di gruppo di cammelli dello stesso colore che si trovano su esagoni contigui; ogni giocatore ha quindi cinque carovane, identificate dai cinque cammellieri del proprio colore, che cavalcano ognuno un cammello di colore diverso.
La prima fase del gioco è quella del posizionamento dei cammellieri, a turno ogni giocatore ne posiziona uno sulla plancia, con la limitazione che non si possono mettere cammellieri in esagoni adiacenti a oasi, pozzi o altri cammellieri.
Conclusa questa prima fase, si può passare alla parte centrale della partita, che consiste nel posizionamento dei cammelli, ad ogni turno ogni giocatore ne prende due e li posiziona sulla plancia (tranne i primi due giocatori, che ne possono mettere soltanto uno), questa volta le uniche limitazioni consistono nel fatto che ogni giocatore deve forzatamente estendere una delle proprie carovane e che non si possono mettere cammelli che collegano tra loro due carovane dello stesso colore (appartenenti quindi a due giocatori differenti).
È possibile fare punti in vari modi, sia durante la partita che alla fine, nel primo caso si fanno punti nei seguenti casi:
– se si posiziona un cammello su un gettone acqua, lo si prende togliendolo dalla plancia, i punti fatti corrispondono al numero riportato sul gettone,
– se si posiziona un cammello su un esagono adiacente ad una palma, ed è la prima volta che una carovana di quel colore arriva a quella oasi, si prende un gettone da 5 punti dalla riserva,
– se un giocatore riesce a circondare un’area della plancia con cammelli di un unico colore (utilizzando il bordo e le montagne) e dentro questa area non ci sono altri cammelli, allora può prendere tutti i gettoni acqua presenti nell’area e un gettone da 5 punti per ogni oasi contenuta all’interno dell’area. Da questo momento in poi non potranno essere più giocati cammelli all’interno dell’area così racchiusa.
Il gioco va avanti in questo modo fino a che non si esauriscono i cammelli di uno dei cinque colori, a questo punto vengono assegnati cinque gettoni da dieci punti ai giocatori che posseggono la carovana più grande in ognuno dei cinque colori; in caso di parità vengono dati cinque punti a testa. L’ultima assegnazione di punti viene fatta per le aree che sono state chiuse, dando un punto per ogni esagono di grandezza dell’area. Vengono totalizzati tutti i punti fatti alla fine con quelli fatti durante la partita, e la vittoria viene assegnata a chi raggiunge il punteggio più elevato. Come potete vedere, nonostante sia un gioco di Knizia, il punteggio viene assegnato in un modo molto semplice e lineare; al contrario è la condizione di chiusura che viene affidata alla valutazione dei giocatori, che possono cercare di accelerare o rallentare la partita scegliendo di piazzare cammelli di un colore presente rispettivamente in pochi o molti esemplari.
Queste regole si usano in quattro giocatori, se si è in un numero differente si applicano piccole modifiche, come togliere un colore per i cammelli se si è in cinque o utilizzare una parte di mappa e togliere alcuni cammelli se si è in due o tre.
I pregi di questo gioco si trovano nella pulizia delle regole e nella rapidità di una partita: una volta acquisita una certa dimestichezza con il regolamento si può completare una partita in meno di un’ora (sempre che non si tenda ad analizzare troppo le mosse a disposizione). Qualcuno ha paragonato questo gioco al Go, ed in effetti si riscontrano alcune similitudini, come la possibilità di racchiudere delle zone di plancia (possibilità molto redditizia in termini di punti), ma vi sono anche molte differenze, prima fra tutte la possibilità di giocare in cinque, e la restrizione di non poter piazzare in tutta la plancia ma soltanto dove è già presente una carovana controllata dal proprio colore. Questo aspetto pone in primo piano la fase di piazzamento iniziale: è assolutamente necessario cercare di coprire con i cinque cammellieri tutta la mappa, altrimenti non si potranno contrastare efficacemente le mosse degli altri giocatori (simmetricamente, se c’è la possibilità di posizionarsi da soli in una zona, conviene sfruttare l’opportunità). Il gioco è molto tattico dato che ad ogni mossa c’è sempre un buon numero di alternative e solo due cammelli da piazzare, alternative che possono cambiare da turno a turno, a seconda delle mosse fatte dagli altri giocatori, delle oasi collegate e dei pozzi catturati.
La versione originale in tedesco si chiama “Durch die Wüste” (è la traduzione esatta del titolo inglese), ed è perfettamente analoga alla versione inglese, dato che l’unico componente in lingua è il regolamento. Tra l’altro di recente è circolata la notizia che la Nexus produrrà una versione in italiano del gioco, col nome di “Nel Deserto”; potrebbe sembrare ridondante produrre in italiano un gioco che non ha bisogno di nazionalizzazioni, ma d’altra parte si deve pensare che i costi dell’operazione sono limitati (alla scatola e al regolamento) e il mercato di un gioco in italiano rispetto ad uno in inglese (o peggio, in tedesco) ha prospettive molto più ampie (sempre considerando la ristrettezza del mercato italiano).
L’edizione inglese è stata di recente ristampata in un formato nuovo, l’edizione tedesca si trova ancora nei negozi on-line, mentre quella italiana, quando arriverà, sarà sicuramente distribuita in volumi discreti; per cui non vi dovrebbero essere problemi a reperire una copia di questo splendido gioco, che vi consiglio senza riserve. Gioco che sicuramente sarà apprezzato da tutte le categorie di giocatori, per la sua profondità ma anche per il suo aspetto “accattivante” (a proposito, tenete d’occhio i bambini, dato che i cammelli hanno un aspetto “goloso”, oltre che accattivante).

Andrea Nini

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