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Gialloteca – Dario Flaccovio Editore (3)

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Gialloteca – Dario Flaccovio Editore (3)
Intervista a Raffaella Catalano1

DOMANDE GENERICHE SULLA CASA EDITRICE, LO STATO DELLA LETTURA E IL PANORAMA EDITORIALE ITALIANO

Perché una casa editrice come la Vostra? Qual è la sua collocazione attuale?

Dario Flaccovio Editore è in attività da più di vent’anni come casa editrice di letteratura tecnica e di manualistica, e in questo campo è una realtà ormai consolidata. Da quasi due anni ha affiancato alla sua produzione tradizionale anche la narrativa (con la collana Gialloteca e la recente Tempora) e da questo punto di vista è una piccola realtà, ma molto vivace e propositiva.

Le collane editoriali in genere sono qualcosa di misteriosissimo, difficile da comprendere per i non addetti ai lavori. A volte non è facile differenziare le case editrici in base alla tipologia di pubblicazione da loro trattata. Qual è il modo migliore per farsi un’idea rapida e chiara in proposito?

Consultare il loro sito – il nostro è
www.darioflaccovio.it – e il loro catalogo. E, magari, anche comprare qualcuno dei libri delle diverse collane, per farsene un’idea in modo più diretto.

Una nota dolente, quanti autori ai quali avete concesso la Vostra fiducia, hanno poi pubblicato la loro seconda opera con altre case editrici?

Finora non è mai accaduto.

Il sodalizio tra autore ed editore quanto è importante nei rapporti futuri lavorativi e professionali? Insomma credete che sentirsi coperto alle spalle da una casa editrice che lo sostiene o lo incoraggia possa aiutare un autore nella sua attività di scrittore, lasciandolo libero da pressioni e da incertezze?

Credo che sia fondamentale. Sapere di avere un punto di riferimento, per un autore è molto importante, specie se è giovane.

Si assiste costantemente a un continuo prolificare di case editrici altamente specializzate su una tematicità specifica, giova differenziarsi o è solo fonte di una sterile settorizzazione in un campo dove francamente l’informazione stenta a volte a farsi strada?

Dario Flaccovio Editore è una realtà complessa, che alla produzione di letteratura tecnica affianca da anni volumi di etnoantropologia, arte, culinaria e guide. Nel settore tecnico è necessario un orientamento specialistico. Per il resto, le pubblicazioni sono variegate, ma accomunate dalla elevata qualità.

Quanto pesa il Marketing nell’andamento economico di una Casa Editrice, quanto investite nelle campagne promozionali per il lancio di un prodotto o di un autore, e quali sono i risultati che di solito si conseguono con questi investimenti?

Dario Flaccovio Editore investe enormemente in pubblicità. Per una realtà imprenditoriale medio-piccola lo sforzo è davvero enorme, ma necessario. E i risultati si ottengono. Il riscontro viene dai lettori che ci contattano, dai recensori che si accorgono di noi, dai librai che notano le inserzioni pubblicitarie e via dicendo.

E’ veramente possibile "influenzare" il mercato con una vigorosa campagna mediatica di promozione e marketing?

Ne abbiamo ampia dimostrazione, in tutti i campi, non solo in editoria.

Come mai le presentazioni degli autori in libreria vanno spesso pressappoco quasi deserte? La gente ha paura di aggregarsi, di farsi coinvolgere, di rapportarsi personalmente con un autore, famoso o meno che sia?

Saremo fortunati, ma finora non è accaduto più di due o tre volte che le nostre presentazioni in qualsiasi città d’Italia registrassero scarsa affluenza di pubblico. E magari c’erano di mezzo il maltempo, un orario non consono o il traffico impazzito.

Nell’attuale panorama editoriale cosa contraddistingue la Vostra casa editrice dalle altre? In cosa vi distinguete, su quali settori siete specializzati?

Non faccio che ripetere quanto detto sopra: Dario Flaccovio Editore è una realtà complessa, che alla produzione di letteratura tecnica affianca da anni volumi di etnoantropologia, arte, culinaria e guide. Nel settore tecnico è necessario un orientamento specialistico. Per il resto, le pubblicazioni sono variegate, ma accomunate dalla elevata qualità.

Avete in mente progetti particolarmente interessanti, nuove collane, qualcosa di aggressivo da proporre al mercato editoriale?

Abbiamo pubblicato di recente l’audiolibro "Quindici desideri" di Alda Teodorani. Una formula particolare: quindici racconti scritti e letti dall’autrice, registrati su cd, con musiche originali di Mirko Fabbreschi e un art book con quindici disegni realizzati appositamente dall’artista digitale Maurizio Manzieri. E’ un esperimento che dal punto di vista commerciale sta andando bene. Potrebbe essere il primo passo verso forme alternative di pubblicazione.

Che metodi usate, oltre ai parametri delle vendite, per capire cosa si aspetta e cosa cerca il lettore comune quando girovaga per gli scaffali delle librerie?

Molti lettori ci scrivono, ci inviano pareri e commenti sui libri che abbiamo pubblicato, sulla grafica delle copertine dei nostri volumi, sulle nostre presentazioni in giro per l’Italia. Ne teniamo sempre conto.

Come spiegate il grande successo editoriale delle opere allegate in vendita in edicola con quotidiani e periodici settimanali? Forse la gente ha paura di entrare in una libreria?

Forse è solo una questione di pigrizia e di prezzo. Anche Dario Flaccovio Editore ha venduto alcune sue pubblicazioni in abbinamento a un quotidiano siciliano. Ma per evitare che il lettore diserti le librerie, la nostra politica è mirata anche al contenimento dei prezzi.

Si dice che uno scrittore non deve essere uno che pensa, ma uno che ha già pensato. E’ importante il distacco dagli accadimenti narrati, nella modalità espressiva di un autore?

Bisognerebbe chiedere agli scrittori.

Parlando delle basse medie di lettura del nostro paese, si assiste invece a un forte incremento degli aspiranti scrittori, forse perché è più facile essere un abile scrittore che un buon lettore?

E’ più facile leggere che scrivere. Ma forse molti non se ne rendono conto. Poi, chi pensa di poter scrivere senza aver letto tantissimo, commette un errore grave. In base a questo, è davvero strano che aumentino gli aspiranti scrittori e diminuiscano i lettori.

Diceva Oscar Wilde che non esistono libri "buoni" e libri "cattivi" ma molto più semplicemente libri scritti "male" o scritti "bene". Fondamentalmente è una grande verità, ma ancora assistiamo al fenomeno, francamente preoccupante per il nostro panorama letterario, di assoluti sconosciuti scrittori "famosi" in qualche altro campo che si cimentano con la scrittura. Al di là degli indiscussi ritorni economici dovuti a una sensazionale campagna promozionale, come si può ragionevolmente ritenere che comici, attori, calciatori, cantanti e uomini politici si possano cimentare validamente con la scrittura? E’ come se un meccanico decidesse di emulare Rembrandt, tanto per fare un esempio, senza mai essersi cimentato prima con un’analoga esperienza artistica.

Sulla qualità non mi esprimo. Una pubblicità massiccia può fare miracoli, e alcuni di questi casi ne sono la dimostrazione.

L’ultimo rapporto italiano sulla lettura dipinge il nostro paese come un grosso animale indolente e pigro, da che cosa deriva secondo Voi questo fenomeno? Colpa delle scuole, della cultura, dell’educazione, della mancanza delle istituzioni o delle strutture che non riescono a sostenere come dovrebbero e a incrementare la lettura nell’età scolare?

Leggere implica concentrazione e riflessione. Cose che si evitano sedendosi, passivi, davanti alla televisione. Forse è questo uno dei problemi. E anche certe scelte nei programmi scolastici non aiutano ad innamorarsi della lettura.

Un cenno sugli autori che stanno pubblicando con Voi in questo periodo, sulle Vostre "scoperte" editoriali, sulle scommesse "vincenti" che avete intrapreso nei confronti del mercato editoriale italiano.

Nicola Verde, autore di "Sa morte secada", è stata una bella scoperta di Luigi Bernardi, che presiedeva la giuria di un concorso che lo ha decretato vincitore. Noi abbiamo pubblicato il suo primo romanzo e i pareri sono stati tutti positivi, come pure i riscontri delle vendite. Un’altra scoperta (aveva pubblicato un solo romanzo con un coautore) è Valter Binaghi, che con il suo "Robinia Blues" sta dando alla casa editrice grandi soddisfazioni. Lo stesso vale per Gery Palazzotto con "Di nome faceva Michele", Stelvio Mestrovich con "Venezia rosso sangue" o Villa e Rasi con "Io e Yvonne", per la collana Gialloteca, nell’ambito della quale vanno forte anche autori più noti. Nella collana Tempora, il semi-esordiente Nonuccio Anselmo, con "I leoni d’oro", sta ottenendo buoni risultati e altrettanto, ma in questo caso si tratta di autori già affermati, Luigi Bernardi con "Tutta quell’acqua" e Gioia Timpanelli con "De anima sicula". Con Bernardi, la collaborazione va oltre: dall’inizio del 2005 è il nuovo e prestigioso consulente di Dario Flaccovio Editore per la narrativa.

Il lettore italiano è un animale evoluto, o una fragile creatura inerme in balia delle manovre politiche ed economiche del Merchandising?

Spero che non sia né un animale, per quanto evoluto, né un burattino in balìa della pubblicità. Per fortuna c’è tanta gente che sa decidere con la propria testa, altrimenti si venderebbero solo libri di derivazione televisiva. E se ne vendono, è sotto gli occhi di tutti, ma non solo quelli.

E infine in breve di cosa ha bisogno oggi il mondo editoriale per rinnovarsi e incontrare i favori del pubblico? Cosa si aspetta infine oggi il lettore da una casa editrice?

Secondo me la qualità è l’unica carta vincente, che alla lunga paga. E questo immagino possa valere anche riguardo alle aspettative del pubblico.

Sabina Marchesi

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Raffaella Catalano, la curatrice della collana Gialloteca di Flaccovio Editore risponde alle nostre domande per la prima delle interviste riservate alle Case Editrici Specializzate in Giallo e Noir. Raffaella Catalano è anche Editor ed Addetto Stampa.

Per maggiori informazioni visitate il sito della Flaccovio Editore o scrivete a Raffaella Catalano.

Raffaella Catalano
Editor e addetto stampa Dario Flaccovio Editore
press@darioflaccovio.it

Dario Flaccovio Editore
Via Oliveri Mandalà, 35
90100 Palermo
091-202533
www.darioflaccovio.it

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