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Samurai

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Samurai
gioco per 2-4 persone
Autore: Reiner Knizia
Editore Tedesco: Hans im Gluck (
www.hans-im-glueck.de)
Editore Inglese: Rio Grande Games (
www.riograndegames.com)

Anche questo mese sono a parlarvi di un gioco di Reiner Knizia, uno dei più prolifici tra gli autori, anche questa volta si tratta di un gioco sostanzialmente astratto, con applicato un tema che però gli dà una caratterizzazione veramente azzeccata. In Samurai siamo dei potenti signori del Giappone feudale che cercano con le proprie azioni di ottenere l’appoggio delle caste in cui è diviso il popolo per avere il controllo dell’arcipelago del sol levante.
La mappa rappresenta il Giappone, suddivisa in esagoni, in cui sono evidenziati la capitale:
Edo1, città e villaggi, nel caso di partita a quattro giocatori viene utilizzata tutta, mentre vengono tolte delle parti se si è in meno di quattro giocatori, in modo tale da avere uno spazio di gioco proporzionale.
Lo scopo del gioco è quello di catturare il maggior numero possibile di pezzi influenza; questi sono di tre tipi e rappresentano l’influenza che un giocatore ha sulle tre caste: i contadini (una cassa di riso), il clero (un buddha), e i nobili (un cappello giapponese). Tra parentesi, questi pezzi sono molto belli, in plastica nera e lucida (sembrano quasi laccati). I pezzi vanno disposti, alternativamente dai giocatori, negli esagoni della capitale (tre pezzi), nelle città (due pezzi) e nei villaggi (un pezzo), a questo punto ogni giocatore pesca cinque tessere esagonali dalle venti che ognuno ha a propria disposizione e li dispone dietro il paravento. Nelle partite successive conviene scegliere le tessere iniziali, per ridurre il fattore casuale nel gioco.
A turno ogni giocatore può posizionare una tessera in uno degli esagoni vuoti sulla mappa, a seconda del disegno presente, quella tessera eserciterà una certa influenza sui pezzi contenuti nei sei esagoni confinanti; ad esempio, una tessera che riporta una cassa di riso col numero quattro eserciterà un’influenza corrispondente sulle casse di riso confinanti, stessa cosa per gli altri pezzi (ognuno ha tessere con disegni corrispondenti), mentre nel caso di guerrieri, cavalieri e navi, l’influenza viene esercitata su ogni pezzo confinante, indipendentemente dalla tipologia.
Se nella tessera è presente un piccolo ideogramma, allora non c’è limite nel giocarla, in caso contrario ne può essere giocata soltanto una. Altre particolarità sono rappresentate dalle navi, che devono essere necessariamente giocate in un esagono di mare, mentre esistono due tessere che permettono di effettuare mosse speciali (riutilizzare una tessera già giocata e scambiare tra loro due pezzi nella mappa). Finita la mossa, vengono pescate tante tessere quanto basta per riportare la dotazione a cinque, poi si passa il turno al prossimo giocatore.
Nel caso in cui una casella che contiene dei pezzi venga circondata completamente da tessere, allora si passa all’attribuizione dei pezzi stessi, controllando uno per uno qual’è il giocatore che esercita l’influenza maggiore; nel caso di parità il pezzo non viene attribuito a nessuno e viene messo da parte, altrimenti viene messo dietro il paravento di colui che lo ha
conquistato2.
Il gioco continua in questo modo, fino a quando non si cattura l’ultimo pezzo di una delle tre tipologie, a questo punto si passa al controllo della vittoria. Non è un controllo immediato, dato che si tratta innanzitutto di vedere se c’è una vittoria immediata, ovvero se un giocatore ha la maggioranza di due o tutte e tre le categorie. Se questo non accade, si controllano le seguenti condizioni di vittoria:
  • un giocatore per poter vincere deve avere la maggioranza di pezzi di una categoria,
  • se più di un giocatore ha il prerequisito precedente, allora vengono conteggiati i pezzi differenti dalla categoria in cui ha la maggioranza, chi ha il maggior numero di altri pezzi è il vincitore,
  • se c’è un pareggio, allora vengono conteggiati tutti i pezzi di ogni giocatore (tra quelli che hanno raggiunto il primo prerequisito) e chi ne ha di più vince.
  • se anche a questo punto c’è un pareggio, allora la partita è un pari tra i giocatori arrivati alla condizione precedente.
    ·
    ·
    Forse questo è l’unico aspetto complesso del gioco, ma con un po’ di pratica diventa un calcolo semplice. Facciamo un esempio, se questa è la situazione finale:
  • Aldo: 3 cappelli, 2 buddha e 5 casse di riso,
  • Giovanni: 3 cappelli, 4 buddha e 3 cassa di riso,
  • Giacomo: 4 cappelli, 4 buddha e 1 casse di riso.
    ·
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    In questo esempio una cassa di riso non è stata assegnata per una parità tra le influenze. I giocatori che possono vincere sono Aldo (maggioranza delle casse di riso) e Giacomo (maggioranza dei cappelli). Nessuno vince immediatamente e il fatto che Giovanni e Giacomo sono pari con i buddha indicano che nessuno ha la maggioranza in questa tipologia, quindi Giovanni è automaticamente escluso dalla vittoria. Escludendo la tipologia in cui hanno la maggioranza, Aldo totalizza cinque pezzi (3 cappelli e 2 buddha), gli stessi di Giacomo (4 buddha e 1 cassa di riso). A questo punto vengono totalizzati tutti i pezzi e vince Aldo con dieci contro i nove di Giacomo.
    Da questa descrizione Samurai può sembrare un gioco semplice o banale, appesantito da un’astrusa attribuzione della vittoria, ma provandolo si scopre un gioco veramente bello, di una eleganza che si avvicina alla perfezione del Go. Le mosse vanno studiate tutte molto attentamente, dato che ogni mossa può essere sostanziale; la partita non dura molto, ma le poche tessere vengono giocate sempre in un atmosfera irreale, di silenzio e tensione.
    Visivamente il gioco è molto bello, per la cura che hanno messo nella realizzazione della grafica della plancia di gioco (ricorda lo stile dei dipinti giapponesi), delle tessere e dei paraventi e nella bellezza delle pedine.
  • Se lo volete provare prima di acquistarlo, in questo sito trovate una versione per PC, che nella modalità gratuita è limitata a dieci partite. Un valore aggiunto di questo programma è sicuramente l’ottima colonna sonora, veramente appropriata, che vi trasporterà immediatamente nell’affascinante mondo del Giappone all’epoca dei Samurai3.

    Andrea Nini

    1
    L’antico nome di Tokyo.

    2
    Nel caso di partite a due giocatori, i pezzi catturati vengono esposti, dato che il loro numero sarebbe in ogni caso evidente dopo un rapido conteggio.

    3
    Del quale abbiamo potuto ammirare una triste conclusione ne L’Ultimo Samurai, film purtroppo funestato dall’ingombrante presenza di Tom Cruise.

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