KULT Underground

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Intervista con IO?DRAMA

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IO?DRAMAnascono nel 2004 in provincia di Milano con l’intento di scrivere canzoni esuonare dal vivo. E questo fanno da subito, suonando in piccoli locali diMilano e provincia e pubblicando nel 2005 l’EP autoprodotto”Viscerale”. Nel 2007 esce in tutti i negozi d’Italia”Nient’altro che Madrigali”, per Tube Records, caratterizzato da unavena sperimentale e un suono rock contaminato ad accompagnare le linee,melodiche e orecchiabili. Il disco riscuote un buon successo di critica epubblico, ma sono l’impatto e la peculiare teatralità live a far parlare dellaband, che in due anni colleziona oltre 100 concerti. Dall’album vengonoestratti due singoli video: “China sulla fine del mondo” entra inrotazione su Mtv e Rock Tv, mentre “Il testamento di un pagliaccio”su All Music e Rock Tv e esplode in web. Tra i molti live da headliner(l’ultimo all’Alcatraz di Milano), gli IO?DRAMA aprono i concerti di TreAllegri Ragazzi Morti, Baustelle (al Palasharp, Milano) Marlene Kuntz e suonanosul main stage del MiAmi nel 2008. Nel maggio 2010 esce, per ViaAudio records,il secondo lavoro “Da consumarsi entro la fine”, che al solido suonorock affianca un’inedita anima acustica, che pervade tutte le tracce del disco.
La produzione artistica è affidata a Paolo Mauri (Afterhours, Prozac+, La Crus)e agli IO?DRAMA stessi.
Componenti: Fabrizio Pollio (Voce-Chitarra), Fabrizio Vercellino (Chitarra),Vito Gatto (Violino), Guido Casella (Basso), Mamo (Batteria).
 
01. Fosse StanotteL’Ultima
02. Musabella
03. Saverio
04. Preghiera Agnostica
05. Dafne In Tangenziale
06. Din Din Delirio
07. Auto Aut Aut
08. Nel Naufragio
09. Quello Che Lasci
10. Sinuosa
11. Gli Ultimi Versacci Di Gregor Samsa
 
Davide
Ciao.Secondo ottimo full-length dopo “Nient’altro che madrigali” del 2007. Il titoloDa consumarsi entro la fine ricorda un certo inno generazionale: Ihope I die before I get old… Anche se molti anni dopo Townshend si ègiustificato dicendo di voler dire con “old”, “very rich” (che poi lui èdivenuto entrambe le cose, sia vecchio che molto ricco e quindi…) Voi cosaintendevate?
 
IO?DRAMA
Behil parallelo ci lusinga! Anche se sarà dura arrivare a smentirsi come Townshend.Consumare quello che resta, è questa l’idea di fondo. Mentre le ultime gocce dipetrolio ancora scatenano guerre e ogni volta che guardi in parlamento non saise ridere o gridare, ci sembrava equo esortare a godersi almeno le poche coseche restano. Nel disco c’è denuncia, c’è rabbia, ma anche tanta passione evoglia di fare. E poi dovrebbero scrivercelo sulla pelle, come sulle etichettedei prodotti, riferendosi alla vita , “Da consumarsi entro la fine”. È un buon promemoriano?
 
Davide
Nellaaccezione d’uso comune si tende a indicare con dramma eventi di portata tragicae (come in prevalenza nei vostri testi) di natura esistenziale, ma il dramma untempo era un sinonimo di testo teatrale di argomento sia tragico, sia comico. Unadomanda sul vostro nome, che contiene una rarità tra i nomi di un gruppo, un puntodi domanda. Alla domanda senza uscita “chi sono io?” rispondete dunque con laparola greca “Drama”, cioè con l’azione, il fare (δραμα,δραν)? Oppure ha a che fare con l’arte della recitazioneche tutti dobbiamo imparare per vivere ed essere socialmente arruolati… O cosa?
 
IO?DRAMA
Cel’hanno chiesto infinite volte ma mai nessuno è riuscito a sviscerare laquestione bene quanto te. Che fai ci spii? Quello che hai scritto è già un buonsunto, e ci tengo a rimarcare la differenza tra il significato antico e quellomoderno della parola “Dramma”.
Ilpunto di domanda significa già di suo: da un lato come simbolo di esistenza,dall’altro come invito a domandarsi delle cose. Oggi i simpaticoni sopra di noifanno di tutto per impedircelo.
 
Davide
Esauriamo le tredomande iniziali di rito: il titolo, il nome del gruppo, la copertina… Ci sonomolte mele nella narrativa, nell’arte e nella mitologia. Qual è la vostra? Unadi quelle lanciategli dal padre, che ha gravemente ferito e fatto morire ilpovero Gregor Samsa?
 
IO?DRAMA
La mela èstrettamente connessa al titolo dell’album. Rappresenta la natura e la vita, lafiaba e il veleno, la conoscenza e il peccato, la vanità e la semplicità.Inoltre, come hai anticipato, è protagonista nella vicenda del povero GregorSamsa, narrata nella traccia conclusiva. Tutte cose che sarebbe il caso diconsumare entro la fine.
 
Davide
Gli ultimiversacci di Gregor Samsa“… Un personaggio da Le metamorfosi di Kafkache può avere molti significati. La paura e l’isolamento del diverso,l’alienazione, la spersonalizzazione che impongono la società e la famiglia (oil prezzo da pagare potrebbe essere l’inettitudine, tanto l’esserne marchiatocome il sentirsela davvero), il disconoscimento genitore-figlio dellaprofessione artistica (e dell’individualità altra), la morte come unica viad’uscita e… molto altro. Qual è il vostro Gregor Samsa?
 
IO?DRAMA
Il nostro Gregor è quelloche si ritrova lucidamente in una condizione per lui insostenibile. Èpienamente cosciente di ciò che gli sta per accadere e non lo teme, e comeultima dimostrazione della sua sensibilità, rifiuta i cibi avariati (nelracconto kafkiano invece li apprezza) offertigli dalla sorella. È un Gregor cheprima di lasciare un mondo del quale è stanco vorrebbe solo sentire suonareancora una volta la sorella, alla quale raccomanda di non fare la sua stessafine: di vivere, e farlo alla grande, perché tutto ciò che ti porta adalienarti non vale niente. Ha sonno, è diventato pigro. In altre parole, èdepresso. 
 
Davide
Mi sono piaciutialcuni arditi neologismi come Lobotoammazzate, Crocifiggifriggiamoo come in PREGHIERA AGNOSTICA: Stridente dal sottosuolo, / caos diMortepolitana. / Chi corre, chi dorme, / chi fissa il vuoto: pendolanime (bellaquesta immagine e come la si è resa). Nella scrittura di questi testi c’è atratti un approccio evocativo e linguistico più da poeta che da cantautore.  Seè vero che «Solo la poesia ispira poesia», quale poesia,poesie o poeti vi ispirano?
 
IO?DRAMA
Non ho letto moltepoesie nella vita, a parte ciò che si studia a scuola. Ho letto molta piùprosa. Tra i cantanti ho trovato poeti che stimo, come Fabrizio De André ,Giovanni Lindo Ferretti, Franco Battiato.
 
Davide
Qui non c’è CharlieChaplin, qui c’è il dittatore (Auto Aut Aut).
L’odio degliuomini passerà…” Settant’annidopo, non si è ancora compiuto quel che Chaplin sperava nel discorso finale delGrande Dittatore, né forse si compierà mai del tutto. Dentro ciascuno dinoi convivranno sempre l’etica e l’edonismo, o le istanze poetiche pure di unCharlie Chaplin e quelle meno nobili e pragmatiche di un conquistatore… eavanti. Aut Aut… L’arte, nel suo significato più ampio, è un’insofferenzaall’aut aut, un (provare a) dare e darsi una terza soluzione?
 
IO?DRAMA
Ottima analisi edegna conclusione. I concerti del vecchio tour li chiudevo con questi versi:Fluidi fluiscono magmi di male, che rendono amaro il più dolce miele. Solo unaluce vuol dire salvarsi, morte nell’arte: unica catarsi.
Sembra in linea conciò che hai scritto, no?
 
Davide
Cos’è per voi ungruppo rock?
 
IO?DRAMA
Un gruppo che tirafuori le palle sul palco, che sa rinnovarsi rimanendo fedele a se stesso. E cheabbia anche un po’ di irriverenza.
 
Davide
Spesso mi interrogosulle funzioni e sulle influenze dei produttori e delle case discograficherispetto alla originaria linea artistica. Com’è stato l’incontro con PaoloMauri? Per voi la produzione artistica è un’ingerenza, un compromesso o è stataun’esperienza di cui farete tesoro?
 
IO?DRAMA
Nel caso di PaoloMauri è stata un’esperienza meravigliosa. La produzione artistica puòaggiungere molto a un progetto. È un orecchio esterno che può eliminare le ridondanzeo farti ragionare sulla necessità o meno di inserire parti nel brano. Un bravoproduttore, come ci ha insegnato Paolo, lavora la materia che il gruppo ha già.Non ne aggiunge altra.
 
Davide
L’album è uscito il22 maggio. Cosa è successo nel frattempo?
 
IO?DRAMA
Tanti concerti,tante ore di sala prove. Momenti di gioia, tanti momenti di sconforto. L’ultimodei quali ci ha spinti a reagire e a buttare fuori un altro album sbattendocenedi tutto il resto.
 
Davide
Cosa fareteprossimamente?
 
IO?DRAMA
Continueremo apromuovere il disco. Intanto stiamo già stendendo il terzo. Abbiamo dei beiconcerti in programma che non vediamo l’ora di fare.
Il 20 novembre sirealizzerà un desiderio che abbiamo da tanti anni: suoneremo a teatro,all’Auditorium di Milano, in un doppio live assieme a Massimo Priviero. Abbiamoriarrangiato i brani per l’occasione e un po’ di sana tensione, dopo tantianni, si fa risentire.

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