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Background

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Background

Questo mese vi presento un abbozzo di background per un interessante personaggio nato per Forgotten Realms, ma facilmente adattabile a qualsiasi ambientazione fantasy (e con un piccolo sforzo anche ad ambientazioni futuribili). Vi ricordo che una buona caratterizzazione del personaggio col quale giocate è alla base di una buona interpretazione del ruolo…

Shoki venne rapito da piccolo, otto anni appena compiuti, da agenti Zhentarim. In questo modo venne condotto ad un campo di addestramento nell’estremo Nord, dove trascorse tutta la sua infanzia ed adolescenza. Per questo motivo la sua scala di valori morali differisce notevolmente da quella comune. Il durissimo addestramento fisico e mentale lo ha cambiato per sempre. Fin dalla più tenera età gli è stato insegnato di perseguire i propri fini con qualsiasi mezzo. Se si rende necessario spegnere delle vite umane, questo non ha alcuna importanza. Allo stesso modo, se per raggiungere lo scopo è necessario morire, anche questa evenienza deve essere affrontata con estrema calma e accettazione. Mentre i Maestri rendevano la sua anima dura e liscia come un pezzo di ossidiana, allo stesso tempo lo addestravano all’arte della dissimulazione e della recitazione, in modo da premettergli di nascondere la sua vera natura dietro un velo di apparente e banale normalità.

"Ricorda sempre, Shoki… nel momento stesso in cui svelerai l’ultimo dei tuoi segreti, tu perderai ogni potere…"

Durante la fase finale dell’addestramento, quando ormai aveva compiuto il diciassettesimo anno d’età, Shoki conobbe Lythis, una ragazza del villaggio vicino al campo di addestramento, e se ne innamorò, violando i precetti dei suoi Maestri. Forse, nella parte più profonda e nascosta del suo essere, dove nemmeno lui osava volgere lo sguardo, era ancora vivo il piccolo Shoki di otto anni, strappato dalle braccia della madre e dalla sua vita tranquilla per sempre. Forse, nel suo subconscio, il suo Io più profondo si rifiutava di perdere del tutto la propria umanità per diventare uno strumento nelle mani degli Zhentarim, e si aggrappava tenacemente all’amore per non scomparire del tutto.
Purtroppo per lui, i suoi Maestri si accorsero di quanto stava accadendo, e misero in atto un terribile disegno. Il padre della ragazza era un mercante che era venuto a conoscenza di troppe cose, e gli Zhentarim decretarono la sua morte, assieme a tutta la sua famiglia.
Siccome per Shoki era ormai giunto il tempo della Prova, la fatidica prima missione che gli avrebbe dato il battesimo nelle file degli Zhentarim, il suo crudele addestratore capo scelse per lui la più terribile delle prove. Shoki venne così incaricato di uccidere la famiglia di Lythis e la ragazza stessa. Naturalmente, il capo addestratore lo tenne completamente all’oscuro sull’identità delle vittime prescelte.
Quella fatidica notte, Shoki venne bendato e condotto all’interno della casa di Lythis.
Ben presto il sangue di innocenti bagnava le sue mani. Solo quando ormai era troppo tardi realizzò quanto aveva fatto: alla pallida luce lunare che entrava da una finestra egli si accorse di avere appena ucciso la sua amata Lythis. La sua mente fu sconvolta, e per un lunghissimo momento fu capace solo di gridare tutta la sua rabbia e il suo dolore alle tenebre mute della notte. Per non cadere nel baratro della follia, decise che sarebbe fuggito dagli Zhentarim rinunciando ad essere uno di loro, e giurò vendetta.
Shoki odia in maniera particolare il suo addestratore capo, in quanto lo ritiene responsabile dell’accaduto.
Da quel giorno Shoki cambiò il suo nome in Làntis, e cominciò a condurre vita girovaga spostandosi verso Sud.
Conscio di essere un fuggiasco, egli è divenuto molto abile a sfruttare il suo addestramento e le sue doti naturali per passare il più possibile inosservato. Egli ha sviluppato una sorta di filosofia di vita, concentrando convinzioni personali con precetti Zhentarim. Cerca di turbare l’ordine delle cose il meno possibile, quindi cercherà sempre una maniera indiretta per affrontare gli ostacoli. Tiene l’uso della forza come ultima risorsa. Ha una attitudine estremamente utilitaristica; non ha alcun interesse per il denaro, e lo considera solo una cosa utile per procurarsi cibo e quant’altro gli serve per sopravvivere.

Massimo Borri

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