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Niente di nuovo nella rete

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Niente di nuovo nella rete

Niente di nuova dalla rete..così potremmo esordire commentando l’ormai essenziale necessità di comunicare in lingua inglese fra internauti delle più diverse nazioni.
Nella storia antica già i romani avevano intuito di quale importanza fosse riuscire a comunicare con i popoli nemici per espandere il loro potere.Astuta mossa è stata l’imposizione del latino come lingua ufficiale senza per questo sminuire il sottobosco di culture e differenti idiomi che a centinaia si mescolavano sotto il dominio dell’impero.Già nell’antichità qualcuno era cosciente che imparare<> era nozione vitale per i più deboli, ed i romani, a loro volta, vittime di una consapevole inferiorità linguistica al cospetto del greco , cercarono con grande umiltà di assorbirne tutta la cultura restando così in corsa come l’unico popolo dell’antichità a reggere un confronto con il popolo greco .
Fondarono così le basi per una forma di "ellenismo latino" di grande respiro che ancora oggi desta ammirazione a chi ne studia le fasi storiche .Si dice che Mussolini rimase molto assoggettato a Hitler anche perché non conoscendo il tedesco difficilmente ribatteva come avrebbe voluto e gli veniva molto spontaneo (e più facile) ripetere sempre "ja, ja".
Per rimanere più nell’attuale non è difficile ricordare imbarazzi in politica estera dei nostri politici che difficilmente si allineano con domestichezza a chi correntemente parla l’inglese .
Questo disagio sopra illustrato, forse un poco divagante, è certamente alla portata dell’internauta che non conosce a dovere la lingua sassone.Come i greci allora, gli inglesi di oggi, ritengono disdicevole che gli stranieri non parlino la loro lingua e abbastanza inutile –imparare quelle altrui mantenendo quel tono di sufficienza che da sempre propagano nel mondo.
Rimane dunque indubbio come la storia insegna, che ogni periodo del tempo vive una fase di predilezione per qualcosa che sta mettendo le mani sul mondo e lascerà poi tangibili ricordi. La "rete" oggi è una di quella "mani" forse la più accreditata per fondare un impero che non avrà padroni o regnanti assoluti e godrà il pregio di essere a disposizione di chiunque abbia lungimiranza nell’adeguarsi ad un mercato che escluderà solo chi volontariamente vorrà rimanerne fuori.Uno sviluppo globale che "tutti noi" non immaginiamo minimamente è in corso…. dove andrà a proiettarci nessuno lo sà. Considerazioni forse che non hanno nulla di nuovo, "immagini" di un futuro forse visualizzato da chiunque possieda una lungimiranza prospettica sull’evolvere di eventi che si susseguono.Immagini di un futuro più intuibile per chi ha dialogo con gli eventi storici del passato.
Il vecchietto che abita nella porta accanto alla mia quando nei primi del novecento ancora sulle strade vedeva correre i calessi con le ruote di legno e non conosceva il trillo del telefono non poteva certo immaginare quanto e come da quel giorno sarebbe cambiato il vivere della sua anzianità .
Una speranza di nuove, immense opportunità sono convinto in arrivo con la diffusine di "internet" a tutti i livelli sociali. La battaglia da vincere per i produttori è una diffusione "globale" che crei un mercato alla portata di tutti, una semplificazione maggiore delle procedure d’uso che ancora oggi richiedono conoscenze "troppo" specifica per chi nulla sa di computer ed invece vorrebbe avvicinarsi all’argomento .

Gianluca Missiroli

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