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Alcune mie ricette

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Alcune mie ricette

"La ricetta potrebbe avere valore intellettuale, nel qual caso risulterebbe tutelabile dalla legge sul diritto d’autore, in particolare in base all’articolo 100, che vieta di riprodurre il titolo dell’opera, senza il permesso dell’autore, su un’altra opera. Il problema è che il nome della ricetta non può essere paragonato a un titolo, a meno che non sia titolo chiaramente identificatore dell’originalità del contenuto e dell’autore. In conclusione, consiglio l’autore di una ricetta inedita di spedirsi una raccomandata con ricevuta di ritorno contenente la ricetta innovativa, da presentare in caso di controversia sulla paternità, come prova della effettiva creazione. Al momento è l’unico metodo per garantirsi il diritto d’autore, vista la lacuna legislativa in merito".

Straccetti di pasta all’uovo e basilico con pomodorini pugliesi e gamberetti

Tirare la pasta all’uovo molto sostenuta inserire le foglioline di basilico fra due strati di questa e tirarla nuovamente a sfoglia il più sottile possibile badando bene che questa comunque non si strappi .Tagliarla a triangoli irregolari lunghi quasi un dito .Lasciare asciugare .Intanto affettare una decina di pomodorini pugliesi e soffriggerli in olio extra. Quando cominciano ad appassire, se necessario mettere altro olio, aggiungere una manciata di aglio e prezzemolo tritato finissimo, una grattata di pepe nero ed i gamberetti con il loro guscuio (8…o dieci per due persone ) quindi spegnere con una spruzzata di aceto di mele.Attendere che evapori. Coprire con un poco di brodo se no è sufficiente l’acqa formata dai pomodorini e portare i gamberetti a cottura.Sbollentare in acqua salata la pasta in soda cottura.Scolare e gettere gli straccetti nel sugo lento . Saltare il tutto in padella portando la sfoglia a giusta consistenza. Spolverare con prezzemolo fresco ed ancora olio crudo . g.missiroli

Gnocchetti verdi di patata con radicchio trevigiano.

Portare a cottura le patate di pasta bianca nel cestello a vapore.
Schiacciare a poltiglia con i rebbi della forchetta ed aggiungere gli spinaci
Sbollentati a vapore leggermente triturati col coltello.Per quattro etti di polpa di patate pesare un etto abbondante, in contrasto all’umido degli spinaci, di farina di rimacinato Spadoni.Impastare portando a colore quasi omogeneo e formare dei piccoli gnocchi incisi sulla testa con l’impronta del vostro dito migliore….
Infarinare al meglio una teglia di legno e lasciare i gnocchi nell’attesa che si compia i sugo.Tritare fine il radicchio di Treviso e soffriggere per poco nell’olio di oliva, sempre extra e del migliore.Aggiungere un trito leggero di cipolla, di quella che già avete preparato nel freezer, e una grattata di pepe nero fresco. Spegnere con un bicchierino di aceto di mele e coprire con un dito di brodo chiaro .Aggiungere la lunghezza di un verme di concentrato di pomodoro, sempre il migliore, e portare alla cottura che più vi aggrada sapendo che il radicchio di Treviso é molto gradito anche crudo.
In acqua bollente calare con garbo i gnocchi che poi al risveglio unirete al sugo di Treviso saltando e cospargendo, se vi aggrada, di abbondante parmigiano.


Ravioli al salmone in salsa di carciofi

Cucinare a vapore di courtbuilon un trancio di salmone fresco.
Quando si sarà rafreddato deliscarlo e sgrassarlo manualmente Tirare una sfoglia di pasta all’uovo e riempire i ravioli col salmone.Chiudere molto bene il raviolo pressando con la forchetta sui bordi
Ed eventualmente bagnarne i lati con una spennellata di albume sbattuto per rinforzarne la chiusura.Mondare i carciofi delle foglie esterna e delle punte. Mantenere del tutto solo le parti più tenere.Pelare i gambi e tagliare a listarelle .
Ammollare per dieci minuti il tutto in acqua acidulata con succo di limone.Intanto preparare un battuto con scalogno, prezzemolo e dadini di sedano sufficente per la vostra quantità di verdure.Scolare i carciofi gettarli nel soffritto appena avrà preso colore.Fare prendere lo scalogno ai carciofi e annaffiare con un bicchiere di vino bianco .Lasciare evaporare.Salare pepare e portare le verdure a cottura coprendo con acqua o meglio con brodo di verdura o un leggerissimo brodo di gallina. Intanto mettete a tostare in una padella antiaderente una manciata di semi di sesamo .
Quando i carciofi saranno a puntino cucinate i ravioli e saltateli nel sugo con una noce di burro.
Componete i piatti distribuite una leggera manciata di semi di sesamo tostati e colorate con una grattata di buccia d’arancia.


Tagliolini o tagliatelle con cime di rapa e vongole veraci

Tagliare le cime, partendo dal gambo in strati finissimi per finire nelle foglie in pezzetti più larghi essendo questi più teneri nella la cottura.
Soffriggere in olio extra per poco quindi aggiungere un bicchierino di brodo bianco a piacere lasciare evaporare ed a teglia quasi asciutta spennellare ancora con l’olio aggiugendo una generosa manciate di trito finissimo d’aglio e prezzemolo.Innaffiare con una spruzzata di aceto di mele.Lasciare evaporare.Attendere un attimo ed aggiugere per due persone al massimo 10 o 12 vongole veraci.Coprire e sperare che le vongole cedano l’acqua.Togliere dal fuoco.Aggiungere una macinata di pepe ed ancore trito d’aglio e prezzemolo.Togliere le veraci ed in rapporto al sugo che rimane decidere se restringere o no.
Cucinare la pasta e saltare il tutto cospargendo d’olio d’oliva crudo e delle vongole .


Spaghetti con poverazzee cime di rapa

Tagliare le cime di rape molto fini della parte del gambo e lasciare il taglio più grosso sulle tenere foglie più larghe.Soffriggere in olio extra per un paio di minuti ed aggiungere una spruzzata di aceto di mele.
Lasciare evaporare.Attendere che il tutto si asciughi e spolverare con una manciata abbondante di aglio e prezzemolo ed un goccio ancora di olio crudo.Soffriggere e coprire a filo con un poco di brodino leggero.
Cucinare a fiamma viva sino a quando il liquido non sarà quasi completamente assorbito quindi spegnere lasciando una cottura al dente.
Gettare gli spaghetti nell’acqua bollente quindi, per due pesone una trentina di poverazze nella padella con le verdure, accerdandosi che tutti i mitili tocchino il fondo.Aggiungere ancora a piacere aglio e prezzemolo e incoperchiare per il tempo di tre minuti.Togliere gli spaghetti molto al dente e finire la cottura nel sugo lasciato dall’apertura delle poverazze.Lo spaghetto deve finire la cottura nell’acqua delle poverazze per assorbire a pieno il sapore delle stesse.
Saltare a fiamma viva e portare gli spaghettia cottura innaffiando a fiamma spenta con olio extra.


Gianluca Missiroli

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