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Fifa 2000

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Fifa 2000

Quando ero piccolo tutti mi scherzavano, per la precisione del mio piede.
Libera interpretazione da "Elio e Le Storie Tese – John Holmes"


Se fosse stata per la mia abilità calcistica sarei finito a vendere fiammiferi per la strada. Mi chiamavano "Piede a Banana" per la mia attitudine calcistica nel mettere il pallone in porta. In effetti, in porta ci sono finito alla fine ma come ultimo uomo: ero, infatti, molto più bravo ad impedire che la sfera di cuoio mi superasse piuttosto che a farla correre per 150 metri di cemento e buttarla dentro ad una zona delimitata da due sassi. Ma quando si trattava di rinviare…

Lasciando stare i miei trascorsi infantili veniamo al gioco che ha definito lo standard calcistico su PC. Fifa 2000 è l’ultimo di una serie di sette VG che hanno visto l’inarrestabile miglioramento delle simulazioni sportive sulla nostra piattaforma, aiutate naturalmente dal grande interesse che questi giochi riscuotono per la loro assoluta immediatezza ma anche dal fatto che le prestazioni dei nostri personal si sono fatte sempre maggiori. Ora, grazie alle moderne schede grafiche è possibile visualizzare un intero stadio in tre dimensioni completo di pubblico in movimento ed adattarlo alle svariate condizioni atmosferiche quali pioggia e neve ma anche ai vari momenti della giornata.
Fifa 2K non lesina da questo punto di vista rendendo, se possibile, le nostre sfide sempre più esaltanti. Giocando in queste settimane ho potuto apprezzare svariate combinazioni ma a mio parere la più gratificante è stata quella sotto la neve di notte, nell’indimenticabile finale di Coppa Italia, Inter – Bologna vinta dalla squadra capitanata da Vieri e Ronaldo con un insuperabile 4 – 0.
Le emozioni che questa partita mi ha dato sono indescrivibili, comparabili, fatte le dovute proporzioni, alle mitiche partite di Coppa del Mondo che, ogni quattro anni, fanno di me uno fra i più sfegatati tifosi dei colori nazionali: la mia famiglia vi può confermare come, durante una partita dell’Italia, le mie urla d’incitamento si possano sentire in tutto il condominio e di come questa abitudine sia tollerata solo perché saltuaria come il Campionato Mondiale.

Ritornando al gioco la trasposizione in bit del calcio è giunta, a mio parere, allo stato dell’arte. Andiamo per ordine, immaginando una tipica partita vista in TV. Dopo aver fatto sloggiare il gatto e le eventuali presenze intolleranti, quali fidanzate che non sopportano il calcio, fratellini che vogliono vedere i cartoni animati ecc…, l’uomo televisivus, diretta evoluzione dell’omo radiolinus che si vende girare nelle metropoli italiane durante la domenica calcistica, si siede in poltrona, affiancato da una bottiglia di naturale gelata (o da una birra media) e da un sacco di pop corn attende con ansia l’arrivo della partita. Alla comparsa del "tappeto verde", il suo cuore si riempie di gioia mista a trepidazione che raggiunge il culmine quando il mitico ed in surclassabile Bruno Pizzul, un uomo una religione, comincia a sciorinare le formazioni condendole d’aneddoti e parodie che fanno l’ilarità del tizio seduto in poltrona, che esulta ad ogni chiamata dei giocatori. Le due formazioni entrano in campo e già nel corridoio si studiano ansiose di confrontarsi. Basta un’occhiata per riconoscere fra loro i volti dei piedi che ci fanno sognare. Baggio, Maldini Vieri e Batistuta entrano in campo, pronti a sfidarsi per il possesso di palla e lo scavalco del portiere. L’immancabile lancio della monetina per il possesso di palla e via! Scatto, scarto, scivolata, passaggio sulla fascia, dribbling, pallonetto colpo di testa respinta passaggio corto, nuovo pallonetto rovesciata e GOOOL!!!! La folla in delirio, l’uomo che poco prima era comodamente spaparanzato in poltrona, ora sia agita inneggiando a chissà quali divinità degli stadi, benedicendo telecronisti e allenatori ed imitando nei movimenti e nelle espressioni i suoi idoli, intenti a festeggiare dignitosamente il frutto di sudore e fatica.

In quest’edizione di Fifa, le emozioni del paragrafo precedente non saranno più riservate alle partite di coppa o, per i più appassionati / fortunati, alle domeniche sera davanti al decoder, ma un PC con una qualsiasi scheda accelerata sarà tutto quello che serve per riprodurre emozioni di tale calibro. TUTTO è riprodotto alla perfezione, dalla telecronaca condotta per la versione italiana dai due telecronisti delle partite di TMC, di cui purtroppo non ricorderò mai il nome (per un mezzo profano come me, il nome di Pizzul è l’unico che emerge dalle memorie) fino ad arrivare alla riproduzione delle fattezze dei giocatori. Questa release ha consentito ai programmatori di disegnare, attraverso i poligoni, i calciatori in modo che assomigliassero realmente a quelli in carne ed ossa: non ci sarà difficile distinguere Del Piero, Recoba e il mitico Ronaldo (che ha tristemente rifiutato l’utilizzo del proprio nome all’interno del gioco, per ragioni oscure) sul campo anche se l’eccessivo numero di giocatori ha dato adito ad alcuni errori di distrazione, quali un Pagliuca di colore. A parte queste piccolezze i tratti somatici sono estremamente curati anche nei dettagli, tant’è che quando un attaccante si avvicina alla telecamera per salutare casa dopo un gol la bocca si muove imitando alla perfezione la realtà. Sempre rimanendo in ambito atleti, anche i movimenti dei loro modelli 3D sono perfettamente curati, garantendo una fluidità durante le azioni di gioco che sfiorano il fotorealismo.
Dettaglio sembra la parola chiave dell’edizione 2000 ed, in effetti, anche gli stadi sono riprodotti a puntino: un esempio per tutti il Meazza di Milano che insieme all’Olimpico è uno degli stadi più conosciuti anche dai non frequentatori, è perfettamente riconoscibile e la sua visione evoca inquadrature televisivi da domenica sera. Salendo in scala di grandezza, si è cercato di dare un intorno allo stadio utilizzando bitmap di sfondo, nell’intento di non creare cattedrali di immane bellezza poligonale in un deserto blu desktop. Tornando con i piedi per terra, come non sottolineare la presenza dell’arbitro che, con la sua presenza costante, regola gli svolgimenti delle partite e determina calci di rigore e ammonizioni, impassibile davanti agli insulti più o meno velati, indirizzatigli dai vari giocatori in seguito a decisioni discutibili. Un appunto. In modalità standard, non modificando in altre parole le opzioni di default, la severità del ventitreesimo uomo è rivolta al fair play: il gioco sarà maschio ma le scivolate troppo ardite saranno severamente punite soprattutto se diventano la bandiera della squadra quando si tratta di rubare il pallone all’avversario; le contestazioni non saranno ascoltate e non sia mai che tentiate azione violente nel confronti del portiere: la vostra sorte si tingerebbe di rosso, nel senso del cartellino e finireste a far compagnia agli asciugamani negli spogliatoi.
Per quello che riguarda gli oggetti inanimati, come ad esempio le porte, nella miglior evoluzione televisiva ora sono dotate di telecamere, capaci di farvi vivere dall’interno le sequenze di replay dei gol; all’interno di queste strutture fondamentali, troviamo spesso e volentieri la proverbiale bottiglietta del portiere che, se colpita cadrà, dando quel tocco di realismo in più che non guasta mai.
Il campo non può cambiare come ad esempio nel tennis, ma la presenza delle condizioni atmosferiche più diverse quali limpido, caldo, pioggia, neve, unite al fatto di poter giocare di giorno e di notte renderanno il terreno di gioco di volta in volta più o meno faticoso da percorrere per i vostri alter ego calcistici facendo molte volte la differenza.
Per una squadra, la presenza di pubblico sugli spalti è molto importante: ora che i PC lo permettono, oltre al suono possiamo finalmente godere di un pubblico vero, non più di una spalmata disuguale di colori sugli spalti. Il nostro pubblico è lì ad inneggiarci e a spingerci verso la vittoria ricco di aspettative per una serata di grande spettacolo.
Ultimo punto della grafica il più grande impatto visivo si ha senz’altro utilizzando le squadre dei campionati storici. Selezionando il Napoli degli anni d’oro o un’altra grande squadra del passato, tutto si tinge di un color seppiato (che fa molto retrò) reinventando un gioco che dopo tre o quattro campionati (e altrettante coppe) potrebbe sembrare ripetitivo.

Per quanto riguarda il suono non ho notato particolari usi delle moderne tecnologie limitandosi ad i classici effetti quali rumore del pubblico e ansimi dei giocatori e effetto acustico del pallone che rimbalza. La telecronaca campionata gode di un netto miglioramento per quanto riguarda la qualità del suono, i taglio giornalistico dei commenti e le esclamazioni. Mentre nelle precedenti edizioni la scattosità della comunicazione dei risultati, faceva ricordare il Dr. Sbaitso sulla prima Creative Sound Blaster, in quest’ultima versione l’unica pecca risulta la quasi chiaroveggenza degli speaker rispetto alle azioni di gioco, problema dovuto molto probabilmente ad un errore di temporizzazione dei commenti. La musica che caratterizza l’intro e i menu è varia e ruota su alcune hit quali "Can’t stop the rock" ad un’inedita canzone dell’ex Take That Robbie Williams, scritta appositamente per il gioco che grazie ad un ritmo graffiante scatena energia pura.

In un gioco di questo calibro dove grafica e sonoro rivestono un ruolo importante ma sono dopotutto solo una questione di budget, la giocabilità ricopre un funzione fondamentale per il risultato finale che ogni prodotto ludico si pone e che forse risulta un po’ trascurato da alcuni progettisti di videogiochi: divertire il giocatore. In questa "disciplina" Fifa si classifica ai primi posti: negli anni non si è solo affinato l’aspetto visivo e sonoro ma anche il divertimento e la praticità dei controlli si sono adattati ad un pubblico sempre più esigente ed eterogeneo. Basta citare il numero dei tasti di controllo (quattro: pallonetto, passaggio, sprint e tiro) che uniti ai quattro tasti direzionali sono tutto quello di cui avete bisogno per affrontare le squadre più agguerrite.
Da segnalare il sistema dei passaggi che garantisce di conoscere la facilità degli stessi attraverso il sistema a semaforo: quando la freccia collegata ai piedi del calciatore che stai attualmente utilizzando (evidenziato con un cerchietto giallo) ha la possibilità di un’apertura facile la freccia sarà verde, diventando gialla quando si ha la possibilità che il passaggio sia intercettato e rosso quando si ha la sicurezza che la palla sarà persa.

Concludendo, posso assicurarvi che avendo giocato sin dal lontano 1994 ha TUTTI i prodotti della serie calcistica della EA Sport, questo prodotto gode dell’esperienza accumulata negli anni: la totale localizzazione e il marchio EA sono una garanzia. Un acquisto sicuro.

Colgo queste ultime righe per augurarvi un Buon Natale e un Felicissimo Anno 2000.
Molto probabilmente mi prenderò il mese sabbatico in Gennaio in modo da ritornare il mese dopo con un paio di recensioni degne di nota non soffocate dalle feste natalizie. A meno che non abbia una novità notevole da esporvi.
Incrociando le dita per il Millennium Bug ci leggiamo il prossimo mese.

EA Sports Fifa 2000 sul Web
www.fifa2000.com

Simone Rebucci
cthulu@libero.it

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