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Diariosamente parlando

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—-DIARIOSAMENTE PARLANDO—

-e che mi piace toccarli quando sono per terra
inermi-

l’altro giorno non sapevo cosa fare e mi sono
deciso a tagliato i miei capelli. colle forbici
christianiche perche’ quelle dei piedi che avevo
usato un paio di volte per sopra l’orecchi non
tagliava bene ma faceva una curvetta sui miei
ciuffi ma queste invece no tagliavano dibbestia.
il primo cioccone e’ partito via senza che me ne
accorgessi. pero’ mi sono accorto che sembravo
uno di quei cani che non si toccano perche’ in
certi punti al posto del pelo gli si vede la
pelle e pensi questo cane ha la rabbia. a quel
punto il secondo ciocca era un must doverla
recidere. non ci ho messo molto. anzi forse
avrei dovuto prendere meglio la mira prima di
farlo. cosi’ ora ai lati i miei capielli erano
direi abb. corti ma sopra erano ancora cosi’
lunghi che mi sembravo uno di quei simpa
che c’ hanno lo scooter e l’essenza giubbottosa
indosso. e non volevo. cosi’ ho messo la testa
nel lavandino e mentre che me li stavo bagnando
ho guardato il bianco della ceramica del lavello
e ho pensato una bestemmia. ora lo specchio mi
mostrava il mio ciuffo anteriore gridante io
sono mio e voglio essere tolto . l’ ho
accontentato. ora sembravo un incrocio tra un
barboncino e un the beatles. volendo sarebbe
potuto anche essere interessante tenermi quella
pettinatura e andare ad abitare con jack la
furia e tutti i maori che adesso abitano nelle
metropoli. ma per uno strano meccanismo interno
che mi e’ scattato sono andato avanti avantoso a
tagliare lungo tutta la circonferenza della mia
testa di cazzo peggiorando ad ogni forbiciata.
ma non e’ che mi sia tanto incazzato perche’
parrucchiere che me li taglia e’ sempre stato un
desiderio poterli prendere tutti in mano ma non ho mai
avuto abb. palle per chiedergli di darmeli un
attimo e cosi’ invece ho potuto finalmente
farlo. ora i miei capelli sono corti che sembro
uno uscito nascostamente da n’ istituto di cura
in cui non vogliono che prendi i pidocchi. ieri
mi sono ritagliato ancora un po’ i capelli
perche’ checche’ se ne dica e anche se in giro
devo fare quello che gli dispiace di non avere
una bella pettinatura era da tempo che non mi
divertivo cosi’. poi oggi non c’era niente alla
tivu’ e ho iniziato un puzzle che mi sono
comprato che ha 3000 pezzi che l’uomo che fa le
pulizie in casa mia che e’ un’appassionato ha
detto che e’ abb. complicato e io in quel
momento mi sono sentito nella setta di quelli
che fanno i puzzlewOW! un grande istante di
fratellanza tra tutti gli uomini di questa terra
peace&love all over the world forever. avrei
voluto tagliarmi ancora i capelli ma il gioco e’
bello quando dura poco. cosi’ mi sono acceso il
mio computer e ho aperto il mi publisher e
siccome non mi sono capitate cose che mi sarebbe
piaciuto di cui parlare ho pensato per 3 secondi
e in un ventina di minuti buoni ho scritto una
storia su di me che mi sono tagliato i capelli e
che mi piace toccarli quando sono per terra
inermi.
Marco

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