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Carta straccia

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Carta straccia…

Adesso un contratto stipulato tra due parti da un giorno all’altro non ha più valore, in qualsiasi momento si può stracciare, senza che questo comporti conseguenze legali.
No, non è una lezione d’economia, ma è la conclusione che ne deriva osservando l’atteggiamento di certi calciatori.
Ultimamente se vi è capitato di leggere un quotidiano sportivo, avrete notato che si parla solo di contratti dei vari giocatori con cifre da far rabbrividire.
Adesso è di moda il tormentone Del Piero, e pensare che ha giocato un mondiale che sarebbe meglio dimenticare, e ha saltato più di metà campionato. Nonostante questo, molte squadre all’estero sono pronte a fargli ponti d’oro pur di schierarlo nelle proprie file, Atletico Madrid in testa.
Purtroppo i tempi sono cambiati, ricordo con piacere quando Paolo Mantovani- il compianto presidente della Sampdoria -, stipulò un accordo con un suo giocatore mentre era a cena, firmando su un tovagliolo di carta. A qualche altro presidente bastava la classica stretta di mano, per raggiungere un accordo,con i calciatori.
Oggi invece si parla di procuratori, sponsor, sfruttamento d’immagine ect un linguaggio, un tempo sconosciuto.
Del Piero quantomeno deve ancora rinnovare il contratto o per meglio dire ha il contratto in scadenza. Ma che dire di coloro che firmano un contratto e poi cambiano idea e si lamentano chiedendo un "adeguamento"?
Ci sono anche loro nelle prime pagine dei giornali sportivi, prendete i giocatori della Juventus.
Zidane e Inzaghi hanno un contratto sino al 2003 e che fanno?
Il francese all’improvviso scopre che a Torino non c’è il mare, se avesse consultato una cartina geografica prima di firmare? oppure magari poteva chiedere un consiglio alla sua Signora (Veronique).
Vorrei ricordare a Zidane che in Italia ha avuto la possibilità di affermarsi come calciatore. In ogni caso a parte la finale del mondiale non ricordo nel suo club una partita in cui sia stato decisivo. (come un fuoriclasse in certe circostanze dovrebbe essere).
Inzaghi invece dichiara "A fine campionato faremo i conti con la società, bisogna ridiscorrere il contratto", perché? Forse siamo già al 2003?
L’olandese Davids dopo essere tornato ai livelli di quando giocava nell’Aiax – grazie alla fiducia dei dirigenti bianconeri – mostra i denti chiedendo un ritocco del contratto. Probabilmente ha già dimenticato che al Milan riscaldava la tribuna- e che venne ceduto perché ormai a Milanello faceva da comparsa.
Tutto questo è accaduto a pochi giorni dall’eliminazione dalla finale di champions league. Questi baldanzosi, quanto loquaci giovanotti dove erano quando il Manchester a Torino ha dato qualche lezione di calcio? o per essere più chiari, chi ha perso la finale l’anno scorso con il Real Madrid senza fare un tiro in porta?
E che dire di Ventola e Pirlo? Non sono sicuri se rimarranno, vogliono garanzie, ma qualcuno ha detto loro che campionato sta facendo l’Inter? O forse hanno già cambiato squadra?
Un altro caso e Edmundo che soffre di nostalgia ("saudade"). Ha litigato con tutti i compagni di squadra. Quando a Roma Trapattoni decise di sostituirlo, lo mandò platealmente a quel paese. Ha avuto un incidente in auto a Firenze, dopo che proprio in Brasile ha subito un processo per analoghe circostanze.
Adesso dichiara di sentirsi solo, di voler ritornare a fine campionato in Brasile. Naturalmente non è in scadenza di contratto. Quando la Fiorentina giocava per vincere lo scudetto, e Batistuta era infortunato, ha abbandonato la squadra per andare in Brasile – incombeva il Carnevale- d’altronde era previsto tra i benefit del suo contratto! Non poteva rimandare troppo importante il viaggio.
Un calciatore invece salito alla ribalta -non solo per le cronache sportive- è Ronaldo, che a differenza dei suoi colleghi sopra citati non ha chiesto nessun aumento.
Tutt’altro, ha versato per la missione Arcobaleno una cifra considerevole, dimostrando una sensibilità encomiabile.
Bravo Ronnie, sono certo in questo caso di interpretare il pensiero di tutti gli sportivi, aldilà dei colori che difende in campo il campione Brasiliano.
Meditate calciatori, meditate.


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