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Midnight hour for Charlie Bone

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Midnight hour for Charlie Bone
Jenny Nimmo
Egmont Book Ltd


Se Henry Potter vi ha fatto impazzire e non riuscite ad aspettare che la signora Rowling finisca il quinto libro della serie, e non trovate sollievo nel tanto decantato Artemis Fowl, il libro che fa per voi – a patto che accettiate di leggerlo in inglese – è Midnight Hour for Charlie Bone.

Charlie è un ragazzino di dieci anni che vive con la mamma, la nonna materna, quella paterna e uno strano zio chiamato Paton. Un giorno mentre cerca di fare un regalo per il suo amico Benjamin per errore tocca una foto in cui un uomo ha in braccio una bambina e si accorge che è in grado di sentire voci angoscianti provenire dall’immagine.
Da quel momento in poi tutto intorno a lui comincia a diventare strano e terribilmente pericoloso. Scopre che la sua famiglia (da parte di padre) ha degli strani poteri e non stavano aspettando altre che verificare se lui aveva un qualche dono per spedirlo alla Bloor’s Academy (scuola per geni e per persone "speciali"), che probabilmente la morte di suo padre (colpevole di avere sposato una donna normale) non è stata accidentale e che qualcosa di estremamente spiacevole è capitato alla bambina nella foto.
E così, mentre è costretto ad ambientarsi in una nuova e severa scuola, inizia una strana lotta senza quartiere contro una parte degli adulti che lo circondano (la maggior parte tra l’altro suoi parenti) aiutato solo da pochi amici e da qualche "grande" che ha il coraggio di opporsi alla potente famiglia Yewbeams.
La tensione che scorre tra le pagine, il senso di essere un bambino povero contro forze di cui non si capiscono i limiti, l’incapacità di prevedere cosa sta per capitare, i tradimenti e i pericoli mortali in mezzo a cui Charlie si trova continuamente rendono questo libro particolarmente affascinante. E anche lo stile, assolutamente adatto per un bambino, ma godibilissimo anche per un adulto, non fanno pensare alle varie similitudini con Henry Potter come un continuo deja-vu, ma come tratti di un immaginario comune che si può benissimo accettare.
Tutti i personaggi, infine, sono ben caratterizzati e la psicologia di alcuni va molto oltre al semplice essere uno dei buoni o uno dei cattivi, e questo, unito ad alcune scene particolarmente ben delineate, portano sicuramente questo libro tra quelli che non si devono perdere se si apprezza questo genere di letteratura.

Marco Giorgini

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