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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Ciao a tutti amici di Sussurri,
il tempo caldo e limpido non concilia certo soste prolungate davanti al computer (tranne per chi vi é costretto per lavoro), ma spero comunque che troverete un attimo per sfogliare la nostra rubrica, ricca e interessante come al solito. La grande novità di questo mese é il ritorno di Christian Del Monte, autore complesso, ma sicuramente affascinante, che ci propone un romanzo a puntate dall’impianto teatrale; troverete inoltre le nuove puntate della magica saga di Banedon, di Alessandro Zanardi, e dell’opera "matrioska" (storie che contengono altre storie) di Giancarlo Gandini, il nuovo racconto di Arthur Caproni, e tante, tante poesie, da Marco Saya a Enrico Pietrangeli.
Diamo quindi inizio alle danze…

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Partiamo proprio da Alessandro Zanardi. La saga Le avventure di Banedon é giunta questo mese al sesto capitolo, sottotitolato Ratz e Wolf (i numeri precedenti erano: 1. Lo scontro con Vallort. Iruben di Rodendhal, 2. L’addio. Come Banedon decise di diventare di mago, 3. La scuola di maghi di Arendal, 4. Banedon diventa mago, 5. Il primo incantesimo).
Il giovane mago Banedon , proseguendo il suo viaggio, fa la conoscenza di due figure ambigue, un religioso avido e un guerriero, che lo invitano ad aiutarli nella loro missione di ricerca. Banedon accetta: cosa lo aspetta nella prossima puntata?
Scritto con consumata e sapiente tecnica narrativa, questo capitolo richiama la suggestione di certe storie medievali.

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Bellissima, nei suoi versi musicali che scivolano lenti come un blues – l’autore, Marco Saya, é infatti un musicista – é La vita accade, malinconica riflessione sulla casualità degli eventi, dei ricordi che lentamente svaniscono, lasciando il posto alla vita (che, secondo una celebre definizione, è quello che "ci succede mentre siamo impegnati a pensare ad altro).

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Avevamo già conosciuto Arthur Carponi per il racconto semiserio Cappuccetto Rosso, pubblicato lo scorso mese. La sua seconda opera, Il bel tempo, appare molto più riuscita sia dal punto di vista dello stile, scorrevole ed elegante, sia per le sottili emozioni che trasmette la vicenda di un bagno innocente che si trasforma in una tragedia, ad opera di un oscuro mostro…

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Torna come sempre la delicata, rarefatta armonia di Roberto Boni (già noto come Myskin) e delle sue liriche zen della raccolta Minimi equivoci, in cui coglie con pascoliana freschezza i minuscoli misteri della vita: quasi una dichiarazione di poetica il primo verso, Vivo/ come l’ortica/ ai bordi della strada.

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Dalla semplicità assorta di Roberto Boni, passiamo alla complessità di Christian Del Monte, autore raffinato, sperimentatore, ricercatore della parola. Sonntag è un romanzo a puntate, in cui si narra dell’amore di un regista teatrale per una donna di nome Anne; nella Premessa vengono presentate le opere del drammaturgo, in una costruzione di impianto teatrale, in cui spezzoni scenici si alternano a cori lirici.
Del Monte è capace di donare slanci di autentica letteratura, anche se la sua estenuante e mai soddisfatta ricerca letteraria rischia a volte di condurlo all’artificiosità e all’ermetismo; ma é sempre meglio non accontentarsi mai dei facili canoni preesistenti, e guardare oltre…

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Davanti alla sconvolgente modernità di Del Monte, é quasi rilassante immergersi nel mondo aulico e ottocentesco di Mariacarla Tarantola, che con Sogno, realtà ci introduce in un raffinato universo in cui pullulano i "deh" e i "desio".

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Parlare di ultimo capitolo, riguardo a Il ladro di bicchieri di Giancarlo Gandini, é in realtà improprio, perché il breve romanzo non segue una trama precisa; é un magico incastro di storie nelle storie, racconti nel racconto, in cui voci sempre diverse si uniscono per formare uno splendido, affascinante mosaico. Il linguaggio rispecchia la mentalità dei narratori: infatti in quest’ultimo "quadro", I morti d’arte, é popolare e immediato, nella descrizione di un aspirante artista che si ritrova in fabbrica – e poi a incollare manifesti per strada.

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Dopo una breve interruzione, riprendiamo la pubblicazione delle poesie di Enrico Pietrangeli, che potete trovare raccolte in D’amore, d’ombra, edito dalla Teseo editore. Serial Tv é senz’altro una delle liriche più belle di questo autore, capace di spaziare in temi diversi con leggerezza e sobrietà di tocco.

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Siamo giunti anche questo mese alla fine. Vi ricordo che potete indirizzare le vostre opere direttamente al mio indirizzo (ceriati@altavista.net), quindi se avete qualcosa nel cassetto, o infilato in qualche file…fatevi avanti!
A presto

Lorenza Ceriati

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