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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Salve a tutti.
Molti di voi, mentre leggeranno queste parole, saranno alla festa annuale della nostra rivista, che ormai comincia a diventare vecchiotta…chi avrebbe detto che ci saremmo ritrovati ancora qui dopo tanti anni e tanti cambiamenti? E’ un bellissimo traguardo: nel mio piccolo ormai mi sento legata a tutti quelli che hanno collaborato a Sussurri, ricordo i nomi che sono passati, le parole e i sentimenti che avete voluto condividere con noi, e a tutti dico GRAZIE, grazie di cuore di esistere, di avere qualcosa da dire.
Oddio, spero di non essere caduta nello sdolcinato, ma una volta tanto perdonatemi.
Torniamo a noi, al numero di ottobre, come sempre ricco e vario: si spazia dalle voci nuove come l’intensa Anna Ricciardi, a figure storiche di Sussurri come Mario Pischedda, fino a graditissimi ritorni come Marco Milani (con un racconto davvero divertente), e non mancano gli attesi romanzi a puntate di Alessandro Zanardi e Simone Scataglini.

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Apriamo proprio con un romanzo, quello di Simone Scataglini, Un angelo sporco di sangue, di cui vi offriamo il quinto e sesto capitolo. Ricordo ancora una volta che l’opera è edita dalla Prospectiva editrice, sul sito della quale potrete anche acquistare il romanzo.
Ma è piacevole anche gustarsi a poco a poco queste pagine drammatiche, forti, mai rassicuranti, e soffrire in uno stillicidio continuo per la piccola Federica violata dal padre, per il suo dolore, per la perdita brutale della sua innocenza, ricordando sempre che questa, purtroppo, è la vita, non solo una pagina ben scritta.


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Dopo tante emozioni, riprendiamo fiato con 72 minuti di shopping, lirica semiseria e romantica di Giancarlo Ferrigno. Chissà quante lettrici si riconosceranno nel verso, bellissimo "alla mia futura sposa, simpatica e noiosa, col suo modo senza tempo di fare shopping".

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Veramente divertente è il racconto (a puntate anche questo) di Marco Milani, Baby Red, una sorta di sceneggiatura con protagonisti bambini, che comunicano tra loro con muti messaggi qui tradotti in modo irresistibile…il pensiero immediato va alle scenette di Aldo, Giovanni e Giacomo nella pancia della mamma: battute impagabili e personaggi che sarà difficile dimenticare, come i due gemellini naziskin in erba.

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Si parla sempre di bambini, ma con pochi versi intensi ed essenziali, nella lirica Due bambini- Welling CT, di Alessandro Helmann. Le parole diventano vento e corsa sfrenata, e un mondo infantile è racchiuso in un’immagine senza tempo.

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Le liriche di Mario Pischedda sono sempre splendide, sia quando contengono amare riflessioni sulla banalità dell’esistente, sia quando dipingono quadri malinconici e stralunati del reale: come in Firenze- C’est le noir, con la città buia e umida, osservata controluce da occhi appannati dall’alcool.

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Dopo un nome storico, un’assoluta novità per Kult (e speriamo che diventi un’ospite fissa), l’intensa, struggente Anna Ricciardi.
La lirica Julian Beck è bellissima, e lascia un senso indefinito di disperazione, un presagio di qualcosa che non si riesce ad afferrare. Indimenticabile l’ultimo verso: Il mio arrivo sarà una goccia di pianto/ sparsa nel vento.

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Abbiamo aperto con un romanzo a puntate, e chiudiamo con un romanzo a puntate, anche se l’atomosfera è decisamente molto diversa: si passa dalla crudezza di Scataglini al fantasy di Alessandro Zanardi, che propone il terzo e il quarto capitolo di Terra Rossa (all’inizio trovate la versione corretta della citazione dei Garbage già comparsa nello scorso numero). Abbiamo conosciuto l’ambientazione della vicenda, entriamo ora nel vivo della storia d’amore, grande omaggio all’immortale Romeo e Giulietta, anche nella citazione della notte di passione trascorsa dai due innamorati.


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E’ giunto anche per questo mese il momento di salutarci; non mi resta che complimentarmi con chi sarà premiato nel corso della nostra festa, e con tutti quelli che continuano a collaborare e a inviarci idee nuove. A presto

Lorenza Ceriati

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