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Corde Oblique – Intervista con Riccardo Prencipe

7 min read

Comunicato stampa
Casi Umani – Paola Conforti
RICCARDO PRENCIPE presenta CORDE OBLIQUE
“I suoni di un presente remoto”

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Il Tour “The Stones of Naples” di Riccardo Prencipe con Corde Oblique è approdato il 17 luglio a Cava de’ Tirreni dopo i concerti di Milano, Napoli, Roma, Germania (Wave Gothic Treffen) e Belgio: sul palco si sono esibiti Riccardo Prencipe (chitarra e liuto), Claudia Sorvillo (voce), Annalisa Madonna (voce), Edo Notarloberti (violino e bodran), Alessio Sica (percussioni e batteria), Umberto Lepore (contrabasso). Corde Oblique è il progetto solista del M.tro Riccardo Prencipe (genere: folk-ethereal-world). Diplomatosi in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, a partire dal 2000 Riccardo ha pubblicato cinque album, distribuiti in Europa e nel mondo da etichette diverse, italiane e non, tutti ottimamente recensiti dalla critica:
 
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5- Corde Oblique – “The stones of Naples”
(Prikosnovenie/Audioglobe – Francia – 2009)

4- Corde Oblique – “Volontà d’arte”
(Prikosnovenie/Audioglobe – Francia – 2007)

3- Corde Oblique – “Respiri”
(ARK records/Masterpiece – Italia – 2005)

2- Lupercalia – “Florilegium”
(Equilibrium Music/Audioglobe – Portogallo – 2004)

1- Lupercalia – “Soehrimnir”
(World Serpent Distribution – Inghilterra – 2000)

Dal 1999 al 2009 il progetto ha avuto l’onore di vedere brani inseriti in diverse compilation distribuite da etichette e riviste musicali italiane, russe, francesi e tedesche. Di recente è  ad esempio uscita la compilation allegata alla rivista “New Age” (febbraio 2009), che include un brano tratto dall’album “Volontà d’Arte”

Concerti del 2009:

29-3-2009 Rising South (Napoli)
03-4-2009 Stazione Birra (Roma)
29-4-2009 Archivio di Stato di Napoli
17-4-2009 Oddley Shed (Ethereal-folk festival, Caserta)
17-5-2009 Nordhofen (Germany)
23-5-2009 Les Brumes de Mai (Liege, Belgium)
30-5-2009 Leipzig (Wave Gothic Treffen – Germany)
26-6-2009 Danny Cavanagh (Anathema) + Corde Oblique (Caserta)
27-6-2009 Le Scimmie (Milano)
17-7-2009 Cloister of San Giovanni’s church (Cava de’ Tirreni – Salerno)
26-9-2009 La nuit des fees (Clisson – France)

Fra le numerose esibizioni in Italia e all’estero ricordiamo quelle tenutesi presso:

– La Locomotive (Parigi – Francia)
– La nuit des fees – Festival (Clisson – Francia)
– Summer Darkness – Festival (Utrecht – Olanda)
– W2 (Den Bosch – Olanda)
– Tivoli Club (Utrecht – Olanda)
– Ekko Club (Utrecht – Olanda)
– Sophia’s Palace (Utrecht – Olanda)
– Maria Kerke (Nisse – Olanda)
– Estragon (Bologna – Italia)
– FNAC (Napoli – Italia)
– QUBE (Roma – Italia)
– Mutiny (Napoli – Italia)
– Castello medievale (Itri – Italia)
– Castello del Balzo (Casaluce – Italia)
– Rising South (Napoli – Italia)
– Siddharta Club (Prato – Italia)
– Teatro Galleria Toledo (Napoli – Italia)
– Caffé Concerto (Modena – Italia)

Il gruppo ha condiviso il palco e partecipato a festival con gruppi come: Opeth, Bauhaus, My Dying Bride, Samael, Current 93, Coph Nia, Moonspell, Ataraxia, Spiritual Front, QNTAL, Kirlian Camera, L’Âme Immortelle, Antimatter, Persephone,
Clan of Xymox, Of the wand and the moon. Riccardo Prencipe ha inoltre collaborato con membri dei seguenti gruppi: Spaccanapoli, Spiritual Front, Argine, Ashram, Pinknruby, Gothica, Hexperos, Mediavolo, Dwelling.
Link ufficiali:
 
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INTERVISTA CON RICCARDO PRENCIPE
 
Davide
Buonasera Riccardo. Cosa sono le pietre di Napoli? E’ un riferimento all’architettura religiosa angioina, all’Italia angioina tutta e quindi anche musicale?
 
Riccardo
 
Il riferimento va ad un libro sulla Napoli medievale (da cui ho ripreso il titolo ad litteram), in parte si può definire quest’album come un concept, un florilegio di canzoni ispirate alla Campania, o a luoghi ad essa assai vicini per alcuni versi (la Barcellona del Quattrocento non doveva essere molto diversa dalla Napoli di quel secolo).
Gli Angioini hanno interessato esclusivamente il Regno di Napoli (ovvero l’Italia meridionale), tuttavia nelle mie intenzioni non vi è alcun riferimento verso la musica dell’epoca, la mia musica parla la lingua di oggi, anche se ha il viso rivolto all’indietro.
 
Davide
 
Se è vero quel che disse Henri Barraud, che non esiste civiltà dove il canto, la danza, gli strumenti musicali, non siano intimamente legati a tutti gli atti della vita sociale, il riferimento angioino delle “pietre di Napoli” contiene una qualche allusione? Chi o cosa sono oggi i nostri tiranni?
 
Riccardo
 
Non penso di avere gli strumenti per poter dire chi sia un tiranno e chi un santo; da parte mia spero solo che le bellezze della mia terra vengano valorizzate e apprezzate, sia da chi ci vive che da chi ancora non le conosce; per il resto posso dirti che la politica non fa per me.
 
Davide
 
Ho visto molte tue collaborazioni nell’ambito gothic… Cos’è gotico oggi? O cosa è ancora gotico per te? Quale aspirazione verso l’alto passando per l’oscuro?
 
Riccardo
 
Per me gotiche sono solo le cattedrali, le opere d’arte e le cosiddette “guerre gotiche”, spesso questo termine viene adoperato da molti di noi anche in musica, ma se vogliamo si tratta di un aggettivo improprio.
Noi musicisti soffriamo nel dover definire la musica che facciamo, vorremmo che non assomigliasse a nulla e vorremmo che fosse unica, tuttavia non è così. Se dovessi definire il mio genere lo definirei: etereo-folk …e forse anche un po’ elegente, hehe.
 
Davide
 
Se non quelle del cuore, a cui andare diretti come la vostra musica, siete corde oblique rispetto a cosa?
 
Riccardo
 
Oblique è la posizione che assumono le corde quando un chitarrista classico imbraccia il suo strumento, per questo ho scelto questo nome.
 
Davide
 
La definizione di folk-ethereal-world o di folk etereo mi interessa molto…        Se folk vuol dire popolo e popolare, non voglio pensare all’etere solvente e anestetico di largo utilizzo… Sicuramente la musica si propaga invece attraverso l’etere, ma certo sarebbe banale riferirsi a ciò. E allora a quale quintessenza o quinto elemento popolare ti riferisci e ti rivolgi con la tua arte?
 
Riccardo
 
Al solvente direi proprio di non pensarci. Ethereal (“etereo”) si riferisce ovviamente al significato letterario del termine, non a quello chimico. Si tratta di un genere nato con l’etichetta britannica 4AD, che ha come capisaldi gruppi quali Dead can Dance.
La matrice della mia musica è semplicemente la storia dell’arte, non mi interesso di quintessenze, né so bene cosa sia il “quinto elemento popolare”.
 
Davide
 
La musica è l’esempio unico di ciò che si sarebbe potuta dire la comunicazione delle anime, se non ci fosse stata l’invenzione del linguaggio, la formazione delle parole, l’analisi delle idee… Concordi con questa frase di Marcel Proust? Se sì, perché allora dovremmo mai privarci della parole cantate dalla bellissima voce di Claudia Sorvillo?
 
Riccardo
 
Non vedo infatti perché dovremmo privarcene, hehe. Con Claudia c’è un’ottima sintonia, i live con lei sono andati benissimo e sono intenzionato a fare crescere sempre più il feeling di questa nuova formazione. Il mio progetto non è adatto per gli “impiegati della musica”, ma per chi è interessato a suonare un genere diverso in armonia.
La definizione di Proust è, come sempre, una pennellata perfetta.
 
Davide
 
Quanto incide il suono breve dei cordofoni come chitarra e liuto sulle tue composizioni? Sei più attratto da risonanze e silenzi o da ricchezza e pienezza di note?
 
Riccardo
 
Penso che i pianisti o i violinisti siano per certi versi agevolati dal fatto che i loro strumenti siano più ricchi di armonici, e quindi le loro melodie hanno un punto di forza a loro favore, ma questo non può che spingermi a cercare d comporre melodie che siano belle indipendentemente dallo strumento che le esegue e dal timbro di esso.
 
Davide
 
Perché, secondo te, la chitarra ha avuto migliore sorte del liuto?
 
Riccardo
 
Le ragioni sono quasi sempre pratiche: uno strumento meno ingombrante, meno corde (se consideriamo che ogni “coro” è una corda doppia), maggiore estensione di ottave e maggiore volume.
 
Davide
 
La musica offre illusioni di stati mistici dell’io nel tutto… Ma il tutto oggi è quanto mai prosaico e relativo. Su cosa chiudere e tacere?                                                                                                
 
Riccardo
 
chiuderei con una citazione in cui credo immensamente:
 
“È vero, noi moderni siamo dei nani e gli antichi erano dei giganti; ma abbiamo un nostro privilegio: possiamo salire sulle loro spalle e in questa comoda posizione riusciamo a vedere ancora più lontano.”
 
(Bernard le Bovier de Fontenelle)
 
Grazie a te!
 
Grazie. A’ suivre.
 
 
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