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Cause di deterioramento…

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Il restauro:

Cause di deterioramento


Tra le cause di deterioramento delle opere d’arte si possono distinguere quelle di degrado consapevole, cioè causate dall’uomo e quelle di degrado naturale ossia provocate da fattori chimici, fisici e biologici. Per quanto riguarda il degrado causato dall’uomo possiamo registrare il vandalismo, il sovraffollamento del turismo, i restauri inutili. Il vandalismo e il sovraffollamento sono strettamente legati al turismo di massa che si registra nelle grandi città d’arte, infatti un forte afflusso di persone all’interno ad esempio di un museo può provocare sensibili alterazioni del microclima come l’innalzamento della temperatura e dell’umidità che possono intaccare lo stato dell’opera.
Per quanto riguarda il degrado naturale è detto così perchè questo processo è inevitabile e lo scopo della conservazione è quello di rallentarlo. Le cause di deterioramento naturali sono fisiche, chimiche e biologiche. Le cause fisiche possono essere di natura termica oppure dovute alle radiazioni luminose. Quelle chimiche sono date da reazioni tra vari elementi che sono presenti nell’opera, ad esempio ossigeno, acqua e anidride carbonica. Le cause biologiche comprendono lo svilupparsi di microrganismi e l’attacco di insetti. Le condizioni favorevoli per il loro sviluppo sono: un’alta umidità, alta temperatura, una fonte di carbonio o la presenza di ossigeno. Tra gli organismi che utilizzano il carbonio ricordiamo le alghe e i licheni che si sviluppano quasi sempre sugli affreschi. I batteri e i funghi utilizzano come nutrimento l’ossigeno e sono forse i principali responsabili dei danni che si ritrovano in un’opera d’arte e che noi conosciamo come muffe.
Per quanto riguarda i dipinti, particolarmente dannosi sono i funghi cellulosolitici che attaccano la cellulosa, componente principale delle fibre della tela, cioè il supporto del dipinto. Un altro degrado naturale è dato dagli insetti xilofagi che attaccano il legno. Per ognuna di queste cause ci sono degli interventi mirati che approfondiremo più avanti.

Luppi M.Giovanna

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