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Non è Francesca…

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Non è Francesca…

Salve, sono Claudio e, il mese scorso, ho letto l’articolo di Francesca contrario alla pena di morte: è molto semplice “sparare” sulla pena di morte in un periodo dove la giustizia è trasandata come in questo momento, ma vi sono casi in cui il criminale viene inchiodato da prove inconfutabili (come il pastore che ha stuprato e ucciso di recente due ragazze e una è salva per miracolo) o confesso o peggio colto sul fatto.
Non sono propriamente per la pena di morte ma direi di più per la legge del taglione (occhio per occhio dente per dente). Gli esempi classici sono castrare gli stupratori, tagliare la mano ai ladri e
“terminare” gli assassini. Forse non è desiderio di vendetta ma mi chiedo se Francesca (autrice dell’articolo del mese scorso) fosse stata stuprata, ammesso che non voglia vendicarsi, non vorrebbe essere certa che il triste evento non si ripeta su altre sventurate ragazze.
I carceri straripano e gli onesti cittadini pagano il carcere/vacanza a pentiti, spacciatori, ladri (che rubano il poco che ci resta delle tasse) e assassini. “Privati della libertà” rispondono quando dei barboni non vedono l’ora di essere arrestati o ricoverati per un pasto caldo che non hanno perchè sono comunque onesti. Prendiamo la droga per esempio: uno spacciatore è un assassino (Francesca avrà dei bambini da circuire?) questi viene arrestato e lui dice (secondo una legge di alcuni hanni fa’): “E’ per uso personale!”; ed il poliziotto “Due etti di eroina?”; lui dice “Esatto” e a quel punto gliela si fa’ tutta in vena subito! Francesca forse lo giudicherà crudele, potremmo dibattere sull’utilità della liberalizzazione ma io dico che sarebbe un grosso servizio al libero cittadino onesto e una garanzia per i suoi figli. Non educherà nessuno ma evita il ripetersi dell’evento.

Claudio

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