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Review’s Corner 3

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Review’s Corner 3

WipeOut 2097:

vivere per correre,

correre per fuggire,

fuggire per vivere.

Anno 2097. L’espansione demografica sta raggiungendo livelli considerevoli. Il progetto di emigrare su Marte si è avviato, ma solo i benestanti riescono a pagarsi il viaggio di andata. Gli stanziamenti governativi sono limitati causa le ristrettezze economiche dovute alla cura dell’ecologia del nostro amato/odiato pianeta. E un cane che si mangia la coda: fino a quando ci sarà della popolazione bisognerà provvedere al mantenimento delle giuste condizioni climatiche anche sulla terra. I ghiacci si stanno sciogliendo, le rocce si sbriciolano, tutte le piantagioni stanno lentamente lasciando il posto al deserto e alla sua calda sabbia. Nuove malattie attaccano l’uomo riducendolo al puro stato vegetativo. E in tutto questo finimondo c’è ancora gente che sembra dimenticarsi di avere creato questo presente. E per questa gente che io lavoro. Per molti, io faccio parte della stirpe eletta.
Non posso permettermi di essere toccato da questi problemi. Sono qui per far dimenticare agli abitanti la triste situazione in cui i governanti hanno gettato la nostra terra. Io sono un Wiper… sono qui per sfidare gli altri e me stesso nella F5000 Race League. Ho urgente bisogno di denaro per lasciare al più presto quest’inferno e lo farò.
Sono tra coloro che partiranno: ma per fare questo devo correre e vincere il più possibile. Dovrò inebetire e confondere i sogni del mondo con la mia velocità. E pazzesco illudere le popolazioni che in questa terra è tutto sotto controllo, ma se mi voglio salvare dovrò farlo. Odio questo lavoro… ma se voglio avere un futuro, dovrò dare il meglio di me stesso; dovrò salire su questi trabiccoli più veloci dei nostri stessi pensieri e divertire la gente che mi guarderà radunata davanti ai loro video-ologrammi nei bar, nei video-wall, negli stadi… Odio questo lavoro… ma devo stringere i denti e andare avanti. E la mia unica ancora di salvezza. Ancora un anno, l’ultimo campionato, le ultime gare. Devo liberarmi da tutto ciò al più presto: come quando salto e sfreccio con questi trabiccoli antigravizionali. Già neanche la gravità ormai ci tiene legati a questo mondo. La gente è impazzita e non sa che si è già autodistrutta. Devo vincere il campionato ma con quale squadra mi converrà correre? Con la Feisar, la società europea che non mi ha, in ogni caso, assicurato nulla sul mio futuro, ma che costruiscono delle velocissime navicelle? O forse dovrei optare per la giapponese AG
Systems che fornisce veicoli facili da pilotare, ma con poca energia per gli scudi… maledizione con tutte quelle curve a 90° dovrei passare molto spesso nel canale energetico per ricaricarli. Con la mia esperienza potrei scegliere però la scuderia americana Auricom
Reserch: loro mi stanno facendo ponti d’oro per andare a correre da loro. Il loro motore è senz’altro il migliore di tutti. A loro converrebbe togliermi dal mercato ed evitare un mio ingaggio da parte della scuderia russa Qirex. I russi mi hanno contatto l’altro giorno assicurandomi un posto per andarmene da qui anche nel caso mi piazzassi tra i primi tre a fine campionato. Questa scuderia conta nelle mie capacità per sfatare la loro nomea di costruttori di veicoli potenti ma difficili da guidare. Hanno bisogno di qualcuno che dimostri che un pilota esperto riesce a piazzarsi tra i primi nel campionato anche con il loro ultimo modello. Purtroppo per come la vedo io questa storia è più che una diceria e i loro veicoli sono quasi impossibili da guidare se non si è già pratichi. Lo so bene: ho perso il mio migliore amico l’anno scorso, quando io correvo ancora nella categoria inferiore… e ora sono qui anche per questo. Devo fare in fretta non c’è più tempo dovrò decidermi in fretta. Dovrò vincere le prime gare, che sono le più brevi e le più facili, per potere contenere eventuali problemi nelle successive. Ogni classe è composta da due gare, e quando si aumenta di classe, aumentano anche il numero di giri da compiere e dunque la sfida. Dovrò decidere anche se partecipare al campionato con armi o senza. Nel primo modo tutto è affidato alla classe e pulizia di guida: bisognerà sfruttare al meglio gli aerofreni sinistro e destro per prendere le curve… come era quel vecchio termine… ah sì… si diceva in derapata, tagliandole e impiegando il minor tempo possibile nell’affrontarle. Nel campionato con armi, bisogna miscelare anche una certa dose di strategia, per decidere quali armi tenere e quando utilizzarle. Ce ne sono diverse.
Alcune dirette e facili da usare (missili e razzi) altre più subdole
(mine, bomba tempesta). Si acquisiscono durante la gara passando sopra determinati punti. Allo stesso modo è possibile aumentare la propria velocità passando sopra delle zone a freccia o acquisendo strumenti utili, ad esempio, a rafforzare gli scudi o ad aumentare l’energia della navicella. E inutile tentare di descrivere l’eccitazione che si prova quando si è su uno di questi bolidi: la velocità d’azione… la pista sotto di te che sfreccia a velocità inimmaginabile… non appena vedi una curva la stai già affrontando! Devi stare attento però a non farti ipnotizzare dalle scie degli altri veicoli: se le guardi anche per un solo secondo in più sei già contro un muro della pista, cercando di recuperare al più presto la velocità e la traiettoria perdute. Le sei piste che dovrò affrontare vanno da percorsi ricavati in un complesso industriale canadese ad un circuito montano del Tibet
(classe VECTOR); da una centro commerciale tedesco ad una giungla sudamericana (classe VENOM) e infine da una pista ricavata da una linea di metro in disuso francese ad un immenso circuito sopra il mare nero (classe RAPIER). Pare che altri circuiti potrebbero aggiungersi al campionato, ma nulla ancora è dato per certo. Anche questa volta sarà dura sopravvivere nel giro della F5000 Race League. Dovrò dare il meglio di me per sopravvivere ai danni ambientali che abbiamo causato, ma infine, se vincerò, potrò abbandonare per sempre questa terra senza alcun rimorso? Una cosa per volta. Devo non fare correre troppo velocemente i miei pensieri: prima devo vincere e non sarà assolutamente una cosa facile visto il livello dei piloti avversari.
Ma devo almeno tentare… odio questo lavoro.

Forte dell’esperienza di Formula 1, la Psygnosis ci sfodera a distanza di alcuni mesi la versione per PC di un gioco già apparso lo scorso natale per Playstation: Wipeout 2097. Gioco che richiede ovviamente certe caratteristiche del computer per farlo girare (almeno una scheda
3d accelerata con 4MB). Più potente sarà la scheda (e perché no? il processore) più fluido sarà il gioco e anche più dettagliato (le risoluzioni grafiche possibili sono la classica 320×200, 320×240 e
640×480 – non capisco perché non abbiano messo anche quella intermedia
512×384, che risulta in genere essere un buon compromesso tra dettaglio grafico e velocità). Da rilevare alcuni deludenti effetti grafici (le esplosioni e gli uccelli che in alcuni frangenti mostrano la loro natura 2d – cioè si vede il quadrato di definizione dello sprite… e qualche effetto di trasparenza della pista quando si va contro il muro durante una derapata in curva). Per il resto Wipeout
2097 è una festa per gli occhi per chi ha casa un computer con le caratteristiche giuste, un gioco di corse discreto per chi si accontenta della 320×200. Ottime le musiche trip e hip-hop e gli effetti sonori che con il meraviglioso Dolby Surround riescono a regalarci sprazzi di futuro anche se siamo solo nel 1997.

Non guardate a Marte come salvezza, salviamo il nostro pianeta finché ne siamo in grado!

Giovanni Strammiello

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