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Ultimissime da Milano

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Ultimissime da Milano

All’ultimo minuto siamo riusciti a fornirvi questo resoconto su un avvenimento accaduto il 27 maggio corrente anno a Milano.
Grazie ad un cortese invito dell’ex presidente della federazione italiana scacchi Paladino, noi di KULT nelle persone del sottoscritto e di Marco Giorgini, abbiamo partecipato ad una conferenza stampa di
A. Karpov tenutasi al museo della scienza e della tecnica di Milano.
Dopo aver abbondantemente apprezzato il museo (compresa la sala delle conferenze ricavata da una nave) è arrivato il campione del mondo FIDE accompagnato da Paladino e dal GM Mariotti presidente della FSI.
Tra le persone presenti abbiamo riconosciuto il direttore responsabile dell’Italia Scacchistica Adolivio Capece, il direttore responsabile di
Torre e Cavallo Roberto Messa con cui non abbiamo purtroppo avuto il piacere di parlare, il maestro E. Arlandi ed altri componenti di testate giornalistiche e televisive sia locali che nazionali.
La conferenza stampa è stata introdotta dall’ex presidente Paladino che ci ha informati di tre avvenimenti molto interessanti: a) Il campione del mondo FIDE A. Karpov ci onorerà della sua presenza nel torneo di S. Giorgio sul Legnano dove eccezionalmente parteciperà ad un semilampo. b) Lo stesso Karpov ha intenzione di aprire una scuola di scacchi in
Italia. c) A giugno verrà disputato un torneo di scacchi a squadre fra i 7 paesi più industrializzati del mondo più la Russia su Internet.
Siamo rimasti abbastanza colpiti alla notizia che Karpov facesse uno strappo alla sua regola di non partecipare a tornei caotici come quello citato nel punto a) (per amicizia di Sergio Mariotti o per denaro);che Karpov (per amore dell’Italia o per denaro) avesse intenzione di aprire qui una scuola già si sapeva in giro ma restava ignoto che la motivazione nel campione fosse cosi forte; ovviamente mancano ancora delle sovvenzioni e poi il GM Karpov non potrà ovviamente presenziarvi sempre così occorrerà aspettare che sia impartita la giusta preparazione a dei maestri che lo sostituiscano nel compito dell’insegnamento; notevolmente più colpiti siamo stati dal torneo a squadre che si terrà in giugno, in concomitanza con il vertice dei G7 ad Halifax in Canada proprio sulle telecomunicazioni, su Internet.
Inutile dire che noi di KULT siamo veramente felici di un’iniziativa di questo tipo ma a nostro parere qualcosa non funziona politicamente alla perfezione all’interno della FSI. Abbiamo trovato, sulla falsariga della separazione avvenuta tra FIDE e PCA, delle divergenze dovute ad iniziative personali, forse dettate da un’influenza federalista che a Milano imperversa in modo particolare poi ci si chiede perchè Chess is violence o perchè una partita di scacchi assomigli più ad uno scontro di boxe che non ad una corsa campestre.
Ad ogni modo i panni sporchi si lavano in famiglia e non ha senso continuare a fare figure di “legno” di fronte ad organi osservatori come è il CONI nei nostri confronti, in questo momento però, conoscendo Mariotti per due parole scambiate e soprattutto per la concretezza espressa nei suoi testi che abbiamo recensito in scorsi numeri di KULT, sappiamo che il metodo sarà accuratamente ponderato e speriamo che le cose cambino in fretta; d’altronde è difficile essere più chiacchierati e impreparati di Campomanes.
La diatriba comunque nasce, oltre che da voci di popolo, dal fatto che per il torneo su Internet sia stato convocato Arlandi il quale, pur essendo un ottimo giocatore in Italia, ha scavalcato Tatai che meritava, come campione italiano, almeno di essere invitato prima del collega a rappresentare il suo paese al fianco della modenese
Alessandra Riegler campionessa italiana in carica.
Non si conosce il protocollo che verrà utilizzato nè il metodo con il quale si giocherà il torneo, quello che pare certo è che le squadre saranno composte da un uomo e una donna il cui risultato sarà decisivo in caso di parità.
Tornando alla conferenza stampa hanno parlato impeccabilmente del torneo di S. Giorgio e della scuola di Karpov: Sergio Mariotti, con un breve intervento del direttore del museo della scienza e della tecnica di Milano, e lo stesso Karpov fino a concedere via libera alle domande dei giornalisti.
Il nodo cruciale della questione è stato subito sollevato dal come sempre preparato Roberto Messa che, tralasciando quanto detto sino ad allora, ha chiesto a che punto si trovino l’unificazione del titolo e la finale FIDE con Kamsky. Tutti delusi in sala, l’unificazione è molto lontana e la finale per il mondiale FIDE è sulla buona strada grazie ad arroganti lettere spedite da Campomanes. Karpov aggiunge la storia delle minacce, truffe e tangenti incassate da Kasparov (è bello vedere come i due non perdono un’ occasione). Sempre sorridente e disponibilissimo comunque Karpov è apparso come un collaudato politico e un improvvisato ambasciatore.
Dopo aver risposto a domande che riguardavano il fuori dalla scacchiera ho ritenuto di alleggerire la tensione chiedendo al di là dei due titoli mondiali per quanto lui e Kasparov sarebbero resistiti dall’attacco oramai concreto dei computer.
Karpov sorride e accetta la provocazione: i computer non sono ancora al livello dell’uomo ma presto insidieranno il titolo grazie ad un hardware sempre più competitivo e dei database sempre più grandi; si prevede una bella lotta ma impari perchè il computer non spende energie mentali per consultare tutto ciò che appartiene al suo bagaglio d’esperienza così, secondo Karpov, bisognerebbe cercare di rendere leale e pari lo scontro tra uomo e macchina per esempio dando tempi differenti ai giocatori o, suggerito dalla redazione di KULT, togliere la ventola di raffreddamento dal processore del computer.
Il tutto si è concluso con gli autografi, la partita lampo di Karpov con Arlandi ed il direttore del museo della scienza e della tecnica più il rinfresco.Sul prossimo numero di KULT Underground contiamo di includere le fotografie che documentano l’accaduto.
That’s all folks.

Federico Malavasi

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