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GARMIR – L’eclissiomante – Thomas Mazzantini

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Baldini Castoldi Dalai Editore
Pag. 340 – Euro 18,00
 
Premetto che non amo il genere fantasy, penso che sia troppo facile costruire una storia dove tutto è possibile, anche se ammetto che non è semplice gestire con coerenza fate, elfi, nani, mostri, orchi, draghi, maghi, eroi senza macchia e senza paura. Il fantasy va di gran moda tra i ragazzi, si può dire che non leggono e non vedono altro, dopo i grandi fenomeni commerciali di Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Per questo conosco un metodo infallibile per verificare se un fantasy è ben scritto: lo faccio leggere a mio figlio, che è un esperto in materia. Garmir – L’eclissiomante ha superato il test perché mio figlio (che ha dodici anni) lo ha fatto fuori in meno di una settimana e il suo giudizio è stato più che positivo. Certo, i debiti con Il Signore degli Anelli ci sono tutti, soprattutto nei riguardi della versione cinematografica, ma è bene ricordare che l’autore ha soltanto diciotto anni, frequenta il liceo scientifico e ha iniziato a scrivere questa storia quando ne aveva soltanto quindici. Mazzantini è quasi mio compaesano, visto che vive a Portoferraio, e questo un po’ mi dispiace, perché invece di scoprirlo io con le Edizioni Il Foglio, l’ho fatto lanciare a Baldini e Castoldi. Meglio per lui, comunque. Ha trovato un ottimo editore deciso a investire sul fantasy e ad aprire una collana proprio con il suo libro.
Garmir Fandel è un ragazzo che pratica la magia degli eclissiomanti, maghi che controllano e aumentano il loro potere attraverso le eclissi solari. Una profezia dice che un ragazzo eclissiomante insieme a sette amici partirà verso le Terre Innominate per recuperare i Sette Sigilli che permetteranno di distruggere il Signore del Sangue. Ai sette amici – scelti tra guerrieri, angeli, elfi, idromanti, eclissiomanti e demoni – si aggiungeranno ben presto altri tre personaggi: un chierico, un grium (una sorta di tapiro bipede) e un demone inverso (creatura diversa dai demoni normali).  Garmir compie un lungo viaggio alla ricerca dei Sette Sigilli che governano natura, luce e oscurità, cerca nei luoghi che secondo gli anziani hanno maggior potere sulle Terre Innominate e sono protetti da alcuni custodi. Le avventure sono il sale del romanzo, vedono i nostri eroi alle prese con i Troll (demoni terribili e puzzolenti), i Nati Morti (esseri vegetali simili a zombie) e i Windigowak (creature demoniache dei ghiacci). Nel corso della storia, il Signore del Sangue, figlio di una dea, si trasforma in una divinità di nome Caos (signore della distruzione), mentre Garmir diventa il signore dell’Ordine. La lotta furibonda che si svolge tra una dimensione e l’altra consacra l’immancabile vittoria di Garmir con la trasformazione di Caos nei suoi peggiori incubi. Il Signore del Sangue perde l’immortalità, diventa un umano che può invecchiare e morire. Garmir vive anche una storia d’amore con Sadilit, un’elfa che diventa sua sposa e lo rende padre.
Il romanzo si presta a una possibile seconda puntata delle fantastiche avventure di Garmir, un personaggio originale creato da un giovane autore che può far parlare ancora molto di sé.
Ho avvicinato Thomas Mazzantini per fargli alcune domande.
 
 
Garmir è un personaggio totalmente di fantasia o nel suo carattere ci sono elementi autobiografici?
 
Garmir ha alcuni elementi della mia personalità: è introverso e schivo, ma quando si pone un obiettivo non c’è niente che possa fermarlo, ed è pronto ad aiutare gli amici.
 
Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
 
I miei scrittori preferiti sono in nessun ordine particolare: Terry Pratchett, Walter Moers, Stephen King, J.R.R. Tolkien e Philip K. Dick.

E i romanzi fantasy che ti sono piaciuti di più?
 
I romanzi fantasy che mi sono piaciuti di più sono: tutta la saga della Guardia Cittadina di Terry Pratchett (Composta da A Me le Guardie!, Uomini d’Arme e Piedi d’Argilla), Il Signore degli Anelli, Il Silmarillion e La Torre Nera di Stephen King. Se sono ammesse anche graphic novels aggiungerei Le Eumenidi di Neil Gaiman.
 
Meglio un romanzo o il cinema?
 
Molto meglio il romanzo, perché ti fornisce una visione tutta tua del racconto, mentre al cinema le storie sono filtrate attraverso l’occhio del regista.
 
Come hai incontrato un editore come Baldini e Castoldi? Non è certo male per un esordiente….
 
Ho saputo da un amico di famiglia che gli editori della Baldini Castoldi Dalai avevano una casa all’Elba, a Marina di Campo. Quindi sono andato lì con il mio motorino e ho proposto loro di leggere il manoscritto. Fortunatamente era presente il loro figlio, che ha letto per primo il romanzo e ha consigliato ai genitori di darci un’occhiata. Loro l’hanno fatto e poco dopo sono stato contattato. In pratica, ho avuto fortuna.
 
Hanno fatto molto editing sulla versione originale?
 
Della versione originale sono stati cambiati solo i capitoli iniziali, per far partire più velocemente la storia. Il resto è rimasto praticamente invariato.
 
Progetti per il futuro?
 
Dopo la scuola (sono all’ultimo anno del liceo scientifico di Portoferraio) vorrei andare a studiare biologia a Pisa, però vorrei anche continuare a scrivere. Ho già iniziato a scrivere il continuo di Garmir l’Eclissiomante.
 
Complimenti Thomas. Come inizio non è male…

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